secondo gli scienziati, i Neanderthal erano in grado di sentire e comunicare come gli Homo sapiens
Il dibattito sulle capacità linguistiche dei Neanderthal, i nostri antenati più prossimi la cui estinzione risale a circa 40 000 anni fa, imperversa ormai da decenni. Nuovi studi sembrano fornire prove risolutive sul fatto che essi possedessero una forma simile di comunicazione.
Una lingua sofisticata parlata da rozzi uomini delle caverne?
In base ai risultati pubblicati sulla rivista «Nature Ecology & Evolution», i nostri cugini Neanderthal erano in grado di sentire ed emettere suoni vocali analoghi a quelli degli esseri umani moderni. La ricerca dimostra che i Neanderthal possedevano capacità di ascolto e di linguaggio simili a quelle degli uomini moderni. Erano cioè in grado di produrre i suoni del linguaggio umano, e il loro range di udito era tale da consentirgli di elaborare il linguaggio stesso. «I Neanderthal erano capaci di produrre tutti i suoni compresi in quell’intervallo di frequenza, esattamente come noi», ha raccontato alla «CNN» il coautore dello studio Rolf M. Quam, professore associato presso l’Università di Binghamton nello Stato di New York. «Non sembra esservi alcuna differenza nella loro capacità di produrre suoni vocali, perciò avrebbero sicuramente potuto dire “ciao” o “va bene”, se quelle espressioni avessero avuto un significato per loro». Un gruppo internazionale di ricercatori ha utilizzato scansioni TC ad alta risoluzione per creare modelli virtuali in 3D delle strutture delle orecchie dei Neanderthal, comprendenti il canale uditivo, il timpano e gli ossicini. Tali modelli sono stati poi utilizzati per calcolare le capacità uditive fino a 5 kHz, ovvero l’intervallo di frequenza dei suoni vocali emessi dai moderni esseri umani. I risultati hanno dimostrato che i Neanderthal avevano larghezze di banda simili a quelle degli esseri umani moderni.
I Neanderthal ascoltavano il mondo come noi?
«Non sappiamo se avessero una lingua, ma di sicuro possedevano tutte le parti anatomiche necessarie per produrre il tipo di linguaggio che abbiamo noi», ha spiegato alla rivista «New Scientist» l’autrice principale dello studio, Mercedes Conde-Valverde, dell’Università di Alcalá in Spagna. «Non che parlassero la stessa lingua, come l’inglese o lo spagnolo, niente di simile. Ma se avessimo potuto ascoltarli, avremmo riconosciuto che si trattava di esseri umani». «I risultati sono attendibili e mostrano chiaramente che i Neanderthal avevano la capacità di percepire e produrre il linguaggio umano», ha osservato il prof. Quam sul portale scientifico «Phys.org». «Si tratta di una delle pochissime linee di ricerca attualmente in corso che utilizza resti fossili per studiare l’evoluzione del linguaggio, un argomento notoriamente ostico dell’antropologia». Lo studio ha inoltre portato alla luce un’altra affascinante scoperta, ovvero che il linguaggio dei Neanderthal prevedeva probabilmente l’uso di più consonanti. Fino ad oggi, le ricerche sulle capacità di linguaggio dei Neanderthal si erano concentrate sulla loro abilità nel produrre le principali vocali nella lingua inglese parlata. «Per decenni, una delle questioni chiave negli studi sull’evoluzione umana è stata se la forma di comunicazione degli esseri umani, ovvero la lingua parlata, fosse presente anche in tutte le altre specie di antenati dell’uomo, in particolare nei Neanderthal», ha aggiunto il coautore Juan Luis Arsuaga, professore di paleontologia presso l’Università Complutense di Madrid. «Questi risultati sono particolarmente gratificanti», ha affermato il coautore dello studio Ignacio Martínez, anch’egli dell’Università di Alcalá. «Dopo oltre un secolo di ricerche sull’argomento, riteniamo di aver fornito una risposta conclusiva alla domanda sulle capacità di linguaggio dei Neanderthal».
Parole chiave
Neanderthal, linguaggio, umano, suono, lingua, sentire, udito