Le vie della ricerca di frontiera per la promozione di idee e prospettive innovative sul genere
L’UE ha compiuto grandi passi negli ultimi decenni per fronteggiare la discriminazione di genere, attraverso normative specifiche e mirate sulla parità di trattamento, tra le varie misure. Questi sforzi sono stati spesso indotti dal cambiamento sociale generale, derivante dal significativo aumento della partecipazione delle donne nella forza lavoro formale avviata negli anni settanta. Altri fattori che hanno contribuito sono più recenti, quali le campagne nei social media per porre fine alla violenza contro le donne e per rompere il silenzio sugli abusi sessuali subiti in qualsiasi posto di lavoro e nella società in generale. Anche se c’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere una vera parità di genere, molto del progresso compiuto ha promosso e consolidato i diritti delle donne. Oggi, un approccio di «integrazione della dimensione di genere» nelle politiche è ampiamente accettato. Questo metodo prevede l’integrazione di una prospettiva di genere nella preparazione, progettazione, implementazione, monitoraggio e valutazione delle politiche, delle misure regolamentari e dei programmi di spesa. Ad esempio, l’UE ha recentemente lanciato la sua Strategia per la parità di genere 2020-2025 che ha come obiettivo principale: «Un’unione in cui donne e uomini, ragazze e ragazzi, in tutta la loro diversità, siano liberi di perseguire le loro scelte di vita, abbiano pari opportunità di realizzazione personale e le stesse possibilità di partecipare alla nostra società europea e svolgervi un ruolo guida». Buona parte della ricerca riportata in questo Results Pack mira a fornire una prospettiva nuova su ciò che rappresentano oggi la parità e la diversità, sia attraverso un ripensamento filosofico sulla gravidanza, una testimonianza socio-storica delle redattrici di riferimento in Europa, sia attraverso un’analisi dettagliata delle circostanze specifiche delle rifugiate donne.
Genere: una variabile chiave nella ricerca
Il genere è una variabile importante nella ricerca, un fattore troppo spesso trascurato. L’attuale pandemia da Covid-19 evidenzia questo fatto: gli uomini sembrano esposti a un maggiore rischio di gravi complicanze se si ammalano di questo virus. Eppure sono le donne a essere più spesso esposte alle più estese ripercussioni sociali ed economiche della malattia. Svolgono lavori a più elevato rischio, ad esempio nel settore della vendita al dettaglio o dell’ospitalità, e sopportano un carico sproporzionatamente più elevato per la cura dei bambini e dei parenti più anziani. La dimensione di genere è stata spesso trascurata nella progettazione di una ricerca, sostiene Eveline Crone, vice presidente del CER. «Eppure, comprendere tutti gli aspetti della diversità umana è cruciale per fare progredire la frontiera della conoscenza e raggiungere una vera parità nella società».
Esplorare le discipline con un approccio trasversale al genere
Lo scopo comune dei 12 progetti presentati in questo CORDIS Results Pack è quello di mettere in discussione gli assunti più diffusi nella scienza e nella società globale, e di gettare nuova luce sui rapporti di genere. Lo fanno sfruttando un approccio trasversale al genere che riunisce prospettive di scienze politiche, sociologia, storia, relazioni internazionali, diritto e filosofia. Questa raccolta di progetti offre un’istantanea stimolante sulla ricerca più recente e intrigante. Gli studiosi che stanno dietro a questi sforzi ci aiutano a promuovere la nostra comprensione di sesso e di genere, e il suo impatto sulla società e sugli individui. Il loro lavoro ci permette di comprendere meglio uno degli elementi fondamentali dell’esperienza umana.