L’irrigazione intelligente riduce lo spreco d’acqua
Il settore agricolo europeo è responsabile di circa il 24 % dell’utilizzo globale di acqua dolce, ma una grande quantità di questa preziosa risorsa viene sprecata a causa di inefficienze. La necessità di conservare l’acqua è diventata più urgente poiché i cambiamenti climatici potrebbero portare a scarsità di acqua in futuro. Il progetto ELEKTRORAIN, finanziato dall’UE, ha sviluppato un sistema intelligente che consente a un agricoltore di regolare a distanza gli irrigatori e i sistemi di irrigazione in base alla forma e alle dimensioni del campo, utilizzando un’app per smartphone. «Stiamo cercando di rendere l’irrigazione più efficiente, facile e precisa», afferma Alberto Prati, ingegnere tecnico e commerciale nonché coordinatore del progetto presso l’azienda SIME in Italia. «L’irrigazione di precisione è molto difficile in aree di grandi dimensioni perché gran parte dell’acqua non viene distribuita in modo uniforme. Alcune parti del campo risultano più irrigate e altre meno irrigate e questo è chiaramente inefficiente». Il sistema elettronico collegato all’irrigatore nel campo può essere programmato per variare angoli o archi del getto d’acqua in base alla forma del campo e può essere utilizzato in campi compresi tra 1 e 30 ettari. È anche in grado di modificare la velocità di rotazione dell’irrigatore o implementare un sistema di interruzione del flusso intermittente. Ciò può migliorare la distribuzione dell’acqua, specialmente a basse pressioni d’acqua che influiscono sull’efficienza dell’irrigatore.
Presto non sarà più necessario il contributo dell’agricoltore
Attualmente, l’agricoltore regola i parametri dell’irrigatore tramite l’app. «Ma stiamo lavorando alla creazione di un algoritmo all’interno del controller dell’irrigatore che gli consentirà di funzionare in modo autonomo senza alcun input da parte dell’agricoltore», spiega Prati. Sulla base di dati rilevanti quali la pressione dell’acqua, la posizione dell’irrigatore e l’area del campo, il sistema deciderà autonomamente come deve funzionare l’irrigatore utilizzando un sofisticato software di apprendimento automatico. «Abbiamo stimato un risparmio di acqua e carburante tra il 20 % e il 30 % rispetto all’utilizzo di un sistema di irrigazione standard», aggiunge Prati. Questo livello di funzionamento autonomo non è facile da raggiungere perché dipende da dati di precisione e accurati parametri di campo e irrigatore e deve funzionare entro un intervallo molto ristretto. «Un piccolo errore può significare un grosso problema per l’irrigazione», osserva. «Abbiamo 50 di questi prototipi in funzione in Italia e nel nord Europa (Francia, Germania e Paesi Bassi) e quindi abbiamo oltre 10 000 ore da analizzare», spiega. L’efficienza del sistema aumenterà. «Se osserviamo problemi o una nuova esigenza da parte dell’agricoltore, adattiamo il software e cerchiamo di migliorare l’intero sistema».
Incrementare i dati
Il sistema ELEKTRORAIN è in fase di ulteriore sviluppo per consentire il caricamento dei dati dall’irrigatore su un server per migliorare il processo di irrigazione e per dimostrare alle autorità competenti quanta acqua viene utilizzata. «Alla fine il sistema può essere integrato con un software disponibile al pubblico che può informare l’agricoltore su quanta acqua fornire al campo», dice Prati. L’azienda italiana, leader di mercato in Europa, produce sistemi di irrigazione da oltre 50 anni. Tuttavia, Prati ritiene che la rivoluzione digitale sia più lenta nel settore agricolo che in altri poiché il know-how agrario viene spesso tramandato di generazione in generazione. «Ma le cose stanno cambiando molto rapidamente e questo tipo di prodotto sta iniziando ad essere accettato dagli agricoltori», conclude.
Parole chiave
ELEKTRORAIN, irrigazione, irrigatori, agricoltori, cambiamenti climatici, acqua, conservazione