Un’applicazione gamificata agevola le opportunità di lavoro per migranti, rifugiati e richiedenti asilo
Districarsi nel mercato del lavoro in Europa può risultare piuttosto difficile e mettere in soggezione i nuovi arrivati. Trovare e mantenere un lavoro, familiarizzando al tempo stesso con culture sociali e professionali diverse, può rivelarsi un compito arduo. Inoltre, le procedure amministrative e la burocrazia tendono a complicare il processo di individuazione e candidatura alle offerte di lavoro. È questo il processo che l’applicazione gamificata per smartphone WORKEEN intende agevolare, fornendo supporto e accesso gratuito al mercato del lavoro europeo mediante le nuove tecnologie. Sviluppata dal progetto SIRIUS finanziato dall’UE e lanciata il 20 giugno su Google Play in occasione del World Refugee Day, l’applicazione di gioco offre supporto a rifugiati, richiedenti asilo e migranti nel mercato del lavoro. Un comunicato stampa sul sito web del progetto spiega: «Può essere utilizzata in sessioni di formazione individuali o di gruppo organizzate da agenzie del lavoro, organizzazioni per i migranti e altre parti interessate. Ovviamente, l’applicazione può essere scaricata direttamente da migranti, rifugiati e richiedenti asilo, o da chiunque desideri sviluppare le proprie competenze trasversali per trovare un’occupazione». Come si legge in un comunicato stampa sul sito web di «InfoMigrants», WORKEEN rappresenta un genere di gioco «pensato per uno scopo che va oltre il puro divertimento». L’applicazione è stata progettata da un gruppo di ricercatori e ingegneri di scienze sociali provenienti da sette paesi europei e dal Canada.
Ricerca del lavoro in due fasi e integrazione sul posto di lavoro
Il gioco consiste in due livelli. Il primo livello si concentra su come cercare lavoro e districarsi tra le procedure burocratiche e amministrative per poter ricevere un’offerta di lavoro. Ai giocatori viene inoltre fornita una lista di controllo dei documenti necessari per la ricerca del lavoro nel paese ospitante, tra cui dati identificativi, certificazioni linguistiche, precedenti esperienze lavorative e curriculum scolastico. Il secondo livello consente a ciascun giocatore di familiarizzare con il contesto sociale e professionale del nuovo paese. Fornisce inoltre formazione sulle competenze trasversali considerate fondamentali dai datori, ad esempio le buone maniere sul posto di lavoro, nonché su norme sociali quali comportamento accettabile e abitudini del paese ospitante. Una migliorata consapevolezza culturale consente l’integrazione inclusiva di migranti, rifugiati e richiedenti asilo, e previene incomprensioni o situazioni difficili che possono causare imbarazzo. Poiché SIRIUS intende promuovere e favorire un programma di integrazione inclusiva rispondendo alle esigenze di tutti gli attori e le parti coinvolte, questo secondo livello aiuta anche ad aumentare la consapevolezza dei nuovi lavoratori circa i propri diritti, e li prepara a respingere eventuali tentativi di abuso o sfruttamento. L’applicazione crea degli scenari che stimolano i giocatori a districarsi in una serie di contesti sociali o lavorativi, che vanno da compiti di pura comunicazione a situazioni potenzialmente minacciose o di abuso. Questo gioco interattivo è disponibile in inglese, arabo e farsi, e in sei lingue europee (ceco, danese, finlandese, francese, greco e italiano). Secondo un articolo pubblicato sul sito del «Global Governance Programme», il progetto SIRIUS (Skills and Integration of Migrants, Refugees and Asylum Applicants in European Labour Markets) attualmente in corso è «uno dei primi nel suo genere ad offrire una “formazione interattiva” in grado di aiutare in modo efficace i migranti in cerca di lavoro appena arrivati e i cittadini europei che si affacciano al mercato del lavoro a trovare e iniziare un’occupazione nel proprio paese». Per maggiori informazioni, consultare: progetto SIRIUS
Parole chiave
SIRIUS, applicazione gioco, WORKEEN, migrante, richiedente asilo, rifugiato