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EU Calculator: trade-offs and pathways towards sustainable and low-carbon European Societies

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Uno strumento online rivela il ruolo degli individui nell’affrontare i cambiamenti climatici

Molte persone si chiedono come saranno le loro vite e il loro lavoro in un mondo caratterizzato dalla neutralità carbonica. Il progetto EUCalc, finanziato dall’UE, ha costruito un esploratore interattivo di percorsi per rivelare in che modo gli obiettivi dell’accordo di Parigi influenzeranno tutti noi.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Dovremmo mirare a limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 ºC o 2 ºC? La quota dell’onere dell’Europa dovrebbe essere calcolata pro capite o sulla base della capacità effettiva? Il «Transition Pathways Explorer» di EUCalc (EU Calculator: trade-offs and pathways towards sustainable and low-carbon European Societies) pone queste domande e molte altre per scoprire esattamente quanto è necessario cambiare al fine di raggiungere un obiettivo specifico. Responsabili politici, imprenditori, scienziati e cittadini comuni saranno in grado di accedere a grafici interattivi e informazioni sugli sforzi di neutralità climatica in 60 settori, così da poter scoprire il beneficio globale delle azioni intraprese in Europa e confrontare gli scenari in cui il resto del mondo segue o meno l’esempio. Per la prima volta per questi strumenti, i calcoli considerano le emissioni di gas diversi dalla CO2 e le convertono in equivalenti di CO2 in termini di impatto climatico.

Ispirare l’azione attraverso i dati

Lo strumento è di grande valore per le parti interessate che sono alla ricerca di misure adeguate a ridurre il loro impatto sul riscaldamento globale. Se il vostro obiettivo è quello di decarbonizzare il settore agroalimentare, per esempio, potete esaminare diversi modelli alimentari e scenari di uso del suolo, considerare opzioni di intensificazione ed estensivizzazione, nonché identificare chiaramente i pro e i contro di ogni opzione. Lo strumento valuterà anche i compromessi e i co-benefici con altre decisioni, per esempio, nel settore energetico. Come afferma il coordinatore del progetto, Juergen Kropp: «Questo approccio aiuta gli attori ad andare oltre visioni settoriali riguardo al problema del riscaldamento globale.» Per assicurarsi che tutti possano usare il suo modello e gli strumenti, il gruppo di EUCalc, costituito da 13 istituzioni coordinate dall’Istituto di ricerca sull’impatto climatico di Potsdam (PIK, Potsdam Institute for Climate Impact Research) in Germania, li ha progettati con una complessità intermedia. Diversi intervistati hanno persino fornito un prezioso riscontro che potrebbe portare a un’ulteriore semplificazione dell’interfaccia. Anche il contenuto è accessibile. «Il vantaggio del calcolatore è che non considera solo i cambiamenti tecnologici», afferma Kropp, che è vice presidente del dominio di ricerca II «Resilienza climatica» e responsabile del gruppo di lavoro «Trasformazioni urbane» presso il PIK. «Sappiamo che il progresso tecnologico da solo non è sufficiente per raggiungere la neutralità carbonica nel 2050; pertanto, EUCalc considera sistematicamente il ruolo dei cambiamenti di stile di vita a supporto della decarbonizzazione europea.»

Sforzi dei cittadini

Lo strumento parla anche in termini più pratici per i cittadini, come la distanza percorsa ogni anno, il numero di passeggeri in un’auto, le ore trascorse davanti a uno schermo o la quantità di sprechi alimentari. Per coloro che sono ancora tentati di marginalizzare l’importanza delle azioni individuali, questa è un po’ una rivelazione: lo strumento dimostra come cambiamenti ambiziosi negli stili di vita potrebbero portare a un risparmio di emissioni del 60 % entro il 2050. Il progetto fornisce anche importanti spunti di riflessione per i settori chiave responsabili dei cambiamenti climatici, che Kropp spera si traducano in un’azione rapida. E spiega: «Il problema non è se possiamo avvicinarci alla neutralità, ma quando lo faremo. Ci siamo già avvicinati a un aumento di 1,5 ºC di riscaldamento globale, il che rende il raggiungimento di questo obiettivo meno probabile ogni giorno che passa. Le iniziative popolari come Friday for Future sono buone per mantenere la pressione, ma i governi dovrebbero intervenire di più.» Secondo quanto aggiunto dal coordinatore, i risultati del progetto mostrano che il solo settore manifatturiero può ridurre le sue emissioni di gas a effetto serra del 90 % con tecnologie quali la produzione chimica basata sull’idrogeno, il cemento a basso contenuto di carbonio e un mix di energie rinnovabili. Ma come per tutti gli altri settori, il tempo scorre.

Parole chiave

EUCalc, riscaldamento globale, accordo di Parigi, percorso di transizione, esploratore, calcolatore, clima, strumento

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