È possibile prevenire gli attacchi informatici quantistici? Sì, secondo un’iniziativa dell’UE, che mostra anche come
Dalle informazioni sulla difesa e sulla salute alla socializzazione in rete e alle transazioni bancarie, le comunicazioni si affidano sempre più alla sicurezza crittografica tra timori crescenti di attacchi informatici. Tuttavia, tali dati sensibili possono essere inviolabili? Grazie all’iniziativa faro TEF (tecnologie future ed emergenti) sulle tecnologie quantistiche (QT, Quantum Technologies) gli scienziati hanno creato nuovi prototipi che utilizzano protocolli di crittografia quantistica per la trasmissione sicura di informazioni sensibili attraverso Internet. L’iniziativa faro QT supporta diverse iniziative, tra cui il progetto CiViQ, ai fini della sicurezza dei dati. «Usando le leggi della fisica quantistica, gli scienziati del progetto CiViQ (o Continuous Variable Quantum Communications) utilizzano la distribuzione a chiave quantistica (QKD, Quantum Key Distribution), un metodo sicuro basato sulla luce per scambiare codici di crittografia (o “chiavi”) tra due entità», come indicato in una notizia sull’iniziativa faro QT. «Questa crittografia sicura non può essere intercettata o manipolata», aggiunge la notizia. Ciò significa che «i dati sono “inviolabili”. La QKD funziona trasmettendo particelle di luce, o fotoni, su un cavo in fibra ottica da un’entità all’altra». La notizia sull’iniziativa faro QT afferma: «I fotoni sono fatti in modo tale che qualsiasi tentativo di leggerli o copiarli cambierà le loro proprietà quantistiche, corrompendo le informazioni e facendo sapere al mittente e al destinatario che una terza parte ha cercato di intercettarli». Citato nello stesso articolo, il prof. Valerio Pruneri dell’ICFO – The Institute of Photonic Sciences, organizzazione coordinatrice del progetto CiViQ, afferma: «La tecnologia QKD di CiViQ consentirà lo spiegamento e l’integrazione su larga scala nelle moderne reti di telecomunicazioni, fornendo una sicurezza dei dati affidabile e di lungo termine, basata sul principio fisico della meccanica quantistica».
Creazione della tecnologia tradizionale
I partner del progetto sperano di rendere la QKD una tecnologia tradizionale per comunicazioni e trasmissioni di dati a livello globale. «Ci aspettiamo di utilizzare questi prototipi nelle dimostrazioni sul campo in una vera rete ottica nel 2020, mentre continueremo anche a sviluppare sistemi ancora più avanzati con un’integrazione e prestazioni maggiori negli esperimenti di laboratorio», afferma il prof. Pruneri. Come spiegato nella stessa notizia, le specifiche della tecnologia QKD sono definite dalle esigenze degli utenti finali, pertanto possono essere integrate nelle attuali reti di telecomunicazioni senza dover costruire un’infrastruttura di comunicazione quantistica separata e ad hoc. La QKD si riferisce a un insieme di regole per la crittografia delle informazioni, noto come protocollo di crittografia, che è quasi impossibile da infrangere, persino con i computer quantistici. Il progetto CiViQ (Continuous Variable Quantum Communications) durerà fino alla fine di settembre 2021. Aprirà la strada all’integrazione flessibile ed economica delle tecnologie di comunicazione quantistica, in particolare la QKD a variazione continua, nelle reti di telecomunicazione ottica emergenti. «La visione di CiViQ è quella di sviluppare servizi di sicurezza a livello fisico potenziati dal punto di vista quantistico che possono essere combinati con moderne tecniche crittografiche, per consentire applicazioni e servizi senza precedenti», come riportato sul sito web del progetto. Esso afferma che: «Il lavoro mira a far progredire sia la tecnologia QKD stessa sia l’approccio emergente della “rete di software” per gettare le basi della futura continua integrazione di entrambi». Oltre a CiViQ, l’iniziativa faro QT supporta altri consorzi per ottenere un’elevata sicurezza dei dati. La notizia sull’iniziativa faro QT evidenzia che «i ricercatori di QRANGE hanno creato generatori di numeri casuali quantistici che possono essere implementati in tali protocolli; gli scienziati di UNIQORN sono alla ricerca di modi per miniaturizzare la QKD su scala chip per essere facilmente integrati in qualsiasi dispositivo di consumo. Infine, i ricercatori di QIA intendono raggruppare tutti questi elementi, hardware e software, per costruire l’Internet quantistica del futuro». Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto CiViQ
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Spagna