Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary

Introducing preventive management of chronic thyroid conditions through patient empowerment and a ML-powered mHealth solution

Article Category

Article available in the following languages:

L’app Thyroid offre assistenza personalizzata, scientifica e orientata alla comunità per i pazienti Hashimoto

Le patologie autoimmuni, quali quella di Hashimoto, sono croniche, progressive e attualmente incurabili. L’app BOOST Thyroid offre diagnosi precoci e cure preventive personalizzate attraverso abitudini di vita positive, migliorando le conversazioni con i medici e aumentando le conoscenze.

Le patologie autoimmuni fanno sì che il sistema immunitario di una persona identifichi erroneamente parti del proprio corpo come invasive, attivandosi quindi per distruggerle. Queste malattie sono provocate da una combinazione di mutazioni del DNA e di aspetti della vita tipici della società industrializzata, quali il consumo di alimenti trasformati e le sostanze chimiche tossiche. Il progetto BOOST HEALTH, supportato dall’UE, ha lavorato sulla patologia autoimmune più comune, quella di Hashimoto. Questa malattia provoca la lenta distruzione della tiroide da parte del sistema immunitario, che la rende ipoattiva. Trattandosi di un processo continuo, la patologia provoca una varietà di sintomi comprendenti ansia, affaticamento, aumento di peso, annebbiamento mentale e problemi di fertilità. Il progetto ha migliorato www.boostthyroid.com (BOOST Thyroid), la prima app gratuita per smartphone basata sulla scienza (attualmente disponibile su iPhone) per le persone affette da Hashimoto o con una tiroide poco attiva.

Aiutare le persone a monitorare accuratamente le proprie condizioni

L’app BOOST Thyroid consente alle persone di analizzare e tenere traccia di sintomi, test di laboratorio, farmaci e integratori (aiutandole anche ad assumerli per tempo). Un motore di apprendimento automatico fornisce inoltre agli utenti informazioni e suggerimenti sulla salute sempre più personalizzati e verificati scientificamente. I pazienti possono generare dei rapporti sulle proprie condizioni per comprendere meglio gli schemi di andamento della propria salute e possono contribuire con pre-diagnosi prima della visita con il medico, monitorando i sintomi per fornire ai medici un maggior numero di dati. Il supporto dell’UE ha consentito al progetto di rilasciare numerosi aggiornamenti, che hanno contribuito all’aumento della valutazione dell’App Store da 4,4 a 4,5 stelle e generando altre 300 valutazioni, 250 delle quali a 5 stelle. Un sondaggio online su 480 utenti ha confermato l’utilità dell’app. L’89 % degli intervistati ha dichiarato che le informazioni sull’app hanno contribuito a migliorare i loro sintomi.

Ricerca e conoscenze scientifiche insufficienti

Le patologie autoimmuni della tiroide vengono spesso diagnosticate troppo tardi. Uno dei problemi della diagnosi è il vasto numero di sintomi che una persona può avere, spesso variabili in durata e intensità. A volte viene diagnosticato erroneamente un disturbo dello spettro depressivo. Le patologie autoimmuni e tiroidee colpiscono inoltre prevalentemente il sesso femminile. «Storicamente, le patologie che interessano le donne non ottengono lo stesso livello di ricerca delle patologie che interessano gli uomini. Ciò si traduce in un minor numero di strategie preventive personalizzate», afferma la coordinatrice del progetto, Vedrana Högqvist Tabor. «La nostra missione è quella di fornire ai pazienti conoscenze scientifiche e uno strumento digitale per conversazioni più mirate con i loro medici».

Creare pari opportunità in materia di salute

Circa 350 milioni di persone in tutto il mondo vivono con una patologia autoimmunitaria della tiroide, quella di Hashimoto. In Europa, sono circa 40 milioni le persone con diagnosi di Hashimoto, mentre 50 milioni di persone sono in attesa di diagnosi. La patologia è permanente e complessa, e peggiora con l’età. Poiché è correlata ad una serie di complicazioni quali infertilità, problemi cardiaci e obesità, risulta fondamentale avere una buona strategia per arrestarne la progressione e garantire che le persone invecchino bene. «Sebbene esistano molte prove che i più comuni farmaci per la tiroide non aiutino tutti i pazienti, si sta facendo poco per rendere disponibili nuovi trattamenti», afferma la dottoressa Tabor. «Unendo la responsabilizzazione del paziente, la maggiore esperienza dei medici e la ricerca, la tecnologia sanitaria può trasformare la gestione della malattia da reattiva a preventiva». I dati generati da BOOST Thyroid contribuiranno ad accelerare la ricerca sulle patologie autoimmuni, raggiungendo la parità con quella sulle patologie maschili. Contemporaneamente allo studio delle complicazioni sanitarie provocate da una tiroide ipoattiva e da Hashimoto, il team continua a esplorare l’apprendimento automatico e la generazione/condivisione di dati per la ricerca di base, nel tentativo di sviluppare trattamenti sempre più personalizzati.

Parole chiave

BOOST HEALTH, autoimmune, tiroide, malattia, Hashimoto, ansia, affaticamento, aumento di peso, annebbiamento mentale, problemi di fertilità, diagnosi

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione