Addio bottiglie di plastica, benvenuta acqua minerale fatta in casa
La plastica ha rivoluzionato le nostre vite, aumentando le comodità personali in molti modi, ma sta riuscendo a trovare la strada per rientrare nel nostro ecosistema e nei nostri organismi in misura crescente. La maggioranza degli europei ha accesso all’acqua corrente potabile. Il progetto finanziato dall’UE RE-WATER sfrutta proprio questo aspetto attraverso un nuovo sistema da piano cucina. Un po’ come una macchina da caffè a cialde, Retap Pure offre un’alternativa ecocompatibile per produrre acqua minerale con lo stesso sapore di quella imbottigliata. Guardare l’intera foresta, non solo gli alberi Uno stile di vita in continuo movimento e il desiderio dei benefici offerti alla salute dall’acqua minerale in bottiglia hanno contribuito a raddoppiarne il consumo globale nel giro di dieci anni. Stando a quanto dichiarato dal coordinatore del progetto Lars Brøndum Petersen, i consumi sarebbero passati dai 212 miliardi di litri del 2007 ai 391 miliardi del 2017. Questo dato è destinato a raggiungere mezzo trilione entro il 2021, pari a 20 000 bottiglie vendute al secondo. I consumatori possono anche essere soddisfatti, ma il riciclaggio non è in grado di mantenere un simile ritmo. I rifiuti in plastica che ne derivano minacciano gli oceani, le coste, gli organismi acquatici e la salute umana. Si stima che, ogni anno, finiscano negli oceani di tutto il mondo tra i 5 e i 13 trilioni di tonnellate di plastica. Inoltre, per produrre un litro d’acqua imbottigliata occorrono circa sette litri di acqua. Come se non bastasse, i 212 miliardi di acqua venduti nel 2007 hanno richiesto 54 milioni di barili di petrolio per essere prodotti, approssimativamente 2 000 volte più di quelli necessari per fornire un volume equivalente di acqua del rubinetto. Se a questo dato aggiungiamo l’impronta di carbonio associata al trasporto dell’acqua in bottiglia tramite aereo, nave, treno e camion fino ai punti vendita, presto ci renderemo conto di quanto esteso sia l’impatto ambientale dell’acqua imbottigliata. Una soluzione semplice con un impatto potenzialmente enorme Il finanziamento assegnato dall’UE al progetto RE-WATER ha offerto l’opportunità di valutare la fattibilità tecnica della macchina Retap Pure, un semplice elettrodomestico da piano cucina, che prende l’acqua potabile del rubinetto, elimina il cloro aggiunto per la disinfezione e incrementa il contenuto di minerali. Questo sistema impiega un filtro a carbone, l’osmosi inversa e un’avanzata tecnologia che consente di infondere una varietà di composti minerali a scelta del cliente attraverso le capsule Retap Pure. Verso il mercato RE-WATER ha autorizzato il completamento e il collaudo del prodotto in ambiente operativo. I test hanno dimostrato la conformità agli standard dell’UE e hanno consentito di ottenere la certificazione CE. Il gruppo di ricerca ha diffuso la consapevolezza tra i gruppi target del settore e avviato una collaborazione con i principali interlocutori. Con ogni probabilità, la strategia di mercato ben definita garantirà un lancio del prodotto vincente e di alto impatto. Secondo Brøndum Petersen «il mercato di Retap Pure è definito dal mercato globale delle soluzioni di depurazione dell’acqua per uso domestico e professionale, valutato a 18,7 miliardi di euro nel 2019. Si prevede una rapida crescita del mercato nei prossimi dieci anni, per un valore di 23,5 miliardi di euro entro il 2022». Le parti interessate hanno dimostrato un grande interesse verso l’ingresso della macchina Retap Pure nel mercato e RE-WATER intende lanciarla entro il 2021. Rivoluzionando il modo in cui viene prodotta l’acqua minerale depurata, gli esiti del progetto RE-WATER potrebbero avere un impatto di vasta portata e pressoché inestimabile sull’ambiente, sugli ecosistemi e sulla salute umana.
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