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Progressi nella risonanza magnetica per monitorare lo sviluppo fetale

Seguire lo sviluppo dei bambini quando sono ancora nel grembo materno è il presupposto di un progetto europeo che mira a progettare tecniche capaci di identificare i problemi in fase precoce e sviluppare terapie appropriate. Il progetto dHCP ("Developing Human Connectome Pro...

Seguire lo sviluppo dei bambini quando sono ancora nel grembo materno è il presupposto di un progetto europeo che mira a progettare tecniche capaci di identificare i problemi in fase precoce e sviluppare terapie appropriate. Il progetto dHCP ("Developing Human Connectome Project") si propone di creare un'immagine di come si sviluppa il cervello del bambino e di come forma le connessioni, in particolare durante il terzo trimestre di gravidanza. Questo è possibile grazie a una sovvenzione di sinergia del Consiglio europeo della ricerca (CER) di 3,2 milioni di euro. Il progetto dispone di un team di ingegneri, matematici e scienziati ed è coordinato dal prof. David Edwards del King's College di Londra, insieme al collega prof. Joseph Hanjal e al prof. Daniel Rueckert del Dipartimento di informatica dell'Imperial College di Londra e al prof. Steve Smith dell'Università di Oxford. Essi intendono usare la risonanza magnetica (MRI) per monitorare la connettività del cervello nei feti e nei neonati, fornendo informazioni sui disturbi neuropsichiatrici come l'autismo. Si otterranno anche informazioni su patologie come i disturbi dello spettro autistico. Il prof. David Edwards, direttore del Centro per lo sviluppo cerebrale, che è alla guida di questa collaborazione, ha detto: "Si tratta di capire come il cervello umano si assembla. Quando il bambino nasce, il cervello è sviluppato e le connessioni nervose fondamentali sono già state stabilite, quindi noi esaminiamo i bambini quando sono ancora nel grembo materno. Vogliamo mappare le connessioni nervose che si formano man mano che il cervello cresce e si sviluppa". Anche se è cominciato solo quest'anno, il progetto ha già fatto progressi con l'apertura del Centro di imaging per neonati Evelina, che fa parte del Centro per lo sviluppo cerebrale dell'Ospedale St Thomas, a Londra. Sarà in questa struttura che la maggior parte dei soggetti sarà sottoposta a scannerizzazioni durante il progetto. È stato pubblicato anche uno studio sulla rivista Cerebral Cortex, che mostra come la connettività strutturale del cervello cambia con la crescita e anche in caso di nascita prematura. Il prof. Rueckert osserva: "Il nostro ruolo è costruire una piattaforma per l'analisi dell'enorme quantità di dati che mostrano come le diverse parti del cervello interagiscono. Quello che cercheremo di fare è creare degli schemi delle connessioni nel cervello come si presentano e associarli a dati clinici, come osservazioni mediche, sul modo in cui il bambino si sviluppa". "20 anni fa - aggiunge il prof. Rueckert - non era possibile fare scansioni MRI sui bambini mentre si trovavano ancora nell'utero o se nascevano prematuramente. Queste tecniche sono state sviluppate affinché i bambini possano essere sottoposti a risonanza magnetica in un ambiente sicuro e si possano ottenere dati che migliorino la diagnosi e le cure". Durante i cinque anni del progetto, saranno analizzati i dati di 1 500 bambini, a partire da circa 23 settimane di gestazione fino alla nascita. Saranno fatti anche confronti delle capacità dei bambini a circa due anni di età. Si spera che questo fornirà ulteriori informazioni su come si sviluppa il cervello del bambino e come le regioni del cervello si connettono tra di loro. Mostrerà anche i disturbi nei quali le connessioni cerebrali sono anormali e come si possono formare nel bambino. Questi dati formeranno la base di un forum condiviso online accessibile ad altri ricercatori per aiutarli nello studio dell'attività cerebrale.Per maggiori informazioni, visitare: Imperial College London http://wwwf.imperial.ac.uk/imedia/content/view/3518/tiny-minds Cerebral Cortex - Brain Mapping http://cercor.oxfordjournals.org/content/early/2013/03/31/cercor.bht086.abstract

Paesi

Regno Unito

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