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Contenuto archiviato il 2023-03-09

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Sospiro di sollievo per gli astronomi impegnati nella ricerca dell'ossigeno nello spazio

Un team internazionale di astronomi ha realizzato la prima rilevazione incontestabile di molecole di ossigeno nello spazio. Usando dati dell'osservatorio Herschel dell'Agenzia spaziale europea (ESA), il più grande telescopio astronomico mai lanciato, il team dell'Herschel Oxyg...

Un team internazionale di astronomi ha realizzato la prima rilevazione incontestabile di molecole di ossigeno nello spazio. Usando dati dell'osservatorio Herschel dell'Agenzia spaziale europea (ESA), il più grande telescopio astronomico mai lanciato, il team dell'Herschel Oxygen Project è riuscito a vedere molecole di ossigeno nel vicino complesso di formazione delle stelle di Orione. Questa nuova ricerca, pubblicata su The Astrophysical Journal, risolve un mistero che ha assillato gli astronomi per decenni. Sebbene studi precedenti avessero mostrato che l'ossigeno atomico esiste nelle regioni calde dello spazio, finora nessuna ricerca aveva trovato ossigeno nella sua forma molecolare - due atomi di ossigeno legati insieme. Benché queste letture telescopiche abbiano contribuito a mettere insieme parte del puzzle, lasciano comunque senza risposta molti interrogativi, cui il team si era proposto di rispondere. Per esempio, la quantità osservata di ossigeno atomico era molto minore di quanto ci si aspettasse; dove si nasconde tutto l'ossigeno delle nubi fredde? Cercando di spiegare il livello di ossigeno più basso delle aspettative, gli astronomi hanno suggerito che gli atomi di ossigeno possono congelarsi in piccolissimi grandi di polvere che galleggiano nello spazio e possono essere trasformati in ghiaccio di acqua, il che li nasconde alla vista. Se questo è vero, il ghiaccio dovrebbe evaporare nelle regioni più calde del cosmo, riportando l'acqua a gas e permettendo all'ossigeno molecolare di formarsi ed essere visto. Per provare la loro ipotesi, i ricercatori del team hanno usato lo strumento eterodino per gli infrarossi lontani (HIFI) e hanno puntato su Orione, dove secondo il loro ragionamento le stelle in formazione riscaldano il gas e la polvere circostante. Usando tre frequenze di infrarossi dello strumento, il team dell'Herschel Oxygen Project è riuscito nel suo intento. Hanno scoperto che c'è una molecola di ossigeno per ogni milione di molecole di idrogeno. Paul Goldsmith, autore principale dello studio e scienziato del progetto Herschel della NASA presso il laboratorio di propulsione jet della NASA di Pasadena, California, commenta: "Questo spiega dove potrebbe nascondersi una parte dell'ossigeno, ma non ne abbiamo trovato grandi quantità e non capiamo ancora cos'ha di speciale il punto in cui lo abbiamo trovato. L'Universo nasconde ancora molti segreti." L'ossigeno, in tutte le sue forme, è il terzo elemento più abbondante nell'Universo e uno degli ingredienti principali del nostro pianeta. Si può trovare nella nostra atmosfera, negli oceani e nelle rocce ed è fondamentale per la vita stessa perché inaliamo la sua forma molecolare. Ma come agisce nello spazio rimane un mistero. Anche se questo studio ha fatto enormi passi avanti nella ricerca dell'ossigeno, la ricerca sicuramente continua. Göran Pilbratt, un altro autore dello studio e scienziato del progetto Herschel dell'ESA, riflette sul lavoro fatto: "Grazie all'Herschel, adesso abbiamo una conferma indisputabile che l'ossigeno molecolare c'è. Ci sono ancora molte questioni aperte, ma le capacità superiori dell'Herschel adesso ci permettono di cercare di risolvere questi misteri." Herschel è stato lanciato il 14 maggio 2009 da un lanciatore Ariane 5 ECA dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guiana francese. E 'stato lanciato insieme al satellite Planck dell'ESA. Herschel è progettato per effettuare operazioni scientifiche continuative per un minimo di tre anni. La missione si concluderà quando l'elio utilizzato per raffreddare il piano focale degli strumenti scientifici si sara' esaurito, cosa che si prevede accadrà tra il 2012 e la tarda primavera del 2013. Gli osservatori spaziali sono necessari per la semplice ragione che l'atmosfera della Terra blocca la maggior parte delle lunghezze d'onda infrarosse, rendendo impossibile vedere le stelle dalla Terra.Per maggiori informazioni, visitare: Agenzia spaziale europea: http://www.esa.int/esaCP/index.html

Paesi

Svizzera, Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito, Stati Uniti

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