Nuove immagini di una stella appena nata
Spettacolari nuove immagini catturate da Herschel (il telescopio spaziale ad infrarosso dell'Agenzia spaziale europea (ESA)) mostrano alcune stelle in vari stadi di formazione. I ricercatori prevedono che nei prossimi 100.000 anni circa, una stella embrionale in particolare sarà tra le più grandi della nostra galassia. Le immagini del telescopio suggeriscono che questa stella neonata, nascosta nella nube dove si formano le stelle chiamata RCW 120, ha già una massa 10 volte quella del Sole. Quando si forma una stella, la polvere e i gas che la circondano cominciano a riscaldarsi ed emettono luce ad una lunghezza d'onda ad infrarossi lontani. Queste lunghezze d'onda sono quasi sempre bloccate dall'atmosfera della Terra, il che rende le osservazioni della nascita di una stella possibili solo dallo spazio. Herschel è stato lanciato nello spazio, insieme al veicolo spaziale dell'ESA Planck, il 14 maggio 2009. Fino a questo momento, è il più grande telescopio astronomico mai inviato (il suo specchio principale è quattro volte più grande di qualsiasi altro telescopio spaziale a infrarossi). I primi risultati da esso ottenuti forniscono informazioni sulle regioni in cui si formano le stelle della nostra galassia e oltre, come le nubi in cui si formano le stelle sparse nella Via Lattea e le immagini di migliaia di galassie che producano incessantemente stelle. Queste scoperte hanno già cominciato a sfidare le attuali teorie e a ispirare nuove vie di ricerca. Per quanto riguarda la grande stella neonata nella nube RCW 120, la dott.ssa Annie Zavagno del Laboratoire d'astrophysique de Marseille in Francia ha dichiarato che questa stella, incredibilmente, crescerà ancora. "Secondo le nostre conoscenze attuali, non si dovrebbero poter formare stelle più grandi di otto volte la massa del Sole", ha spiegato la dott.ssa Zavagno. La ragione che sta alla base di questa teoria è che l'intensa luce emessa da una stella grande distrugge la sua nube di nascita prima di poter accumulare più massa. Ciononostante, queste stelle "impossibili" si formano, alcune di esse contengono persino 150 volte la massa del sole. Con i dati generati da Herschel, i ricercatori hanno adesso la possibilità di studiare una di queste grandi stelle nei primi stadi di vita. "Prima di Herschel, non era chiaro come il materiale nella Via Lattea si uniscono con densità abbastanza alte e a temperature sufficientemente basse per formare una stella", ha aggiunto il dott. Sergio Molinari dell'Istituto di fisica dello spazio interplanetario a Roma. Un immagine del telescopio rivela adesso che l'embrione di stella appare prima all'interno di filamenti di polvere brillante e gas che formano catene di nidi per stelle lunghe decine di anni luce. Queste catene coprono quindi la galassia di stelle appena nate. A parte le stelle in se, Hershel ha inoltre fatto la prima scoperta nello spazio di una nuva "fase" caricata elettricamente dell'acqua: luce ultravioletta nelle nuvole che circondano le stelle nuove viene emessa attraverso il gas e può tirare fuori un elettrone dalla molecola di acqua. Il dott. Arnold Benz della Eidgenössische Technische Hoschschule (ETH) Zürich in Svizzera ha detto che questa scoperta di vapore di acqua ionizzata è stata una vera e propria sorpresa. "Ci dice che ci sono processi violenti che hanno luogo durante le prime fasi della nascita, che ha portato ad avere radiazioni energetiche diffuse nella nube". Tutti questi risultati indicano che è possibile raccogliere molte più informazioni sulle regioni di formazione delle stelle tramite Herschel. "Sono ancora i primi tempi per Herschel e non è che l'inizio di tutte le conoscenze scientifiche che trarremo dalla sua missioni negli anni a venire", ha concluso il dott. Göran Pilbratt, uno scienziato del progetto Herschel.
Paesi
Svizzera, Francia, Italia