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Gli europei studiano l'impatto delle sostanze tossiche sui neonati

Un team di ricercatori finanziato dall'UE sta studiando con successo l'impatto sui neonati dell'esposizione a sostanze chimiche tossiche ambientali e legate al cibo durante la gravidanza, e gli effetti che tali esposizioni hanno sul rischio di sviluppare forme di cancro e dist...

Un team di ricercatori finanziato dall'UE sta studiando con successo l'impatto sui neonati dell'esposizione a sostanze chimiche tossiche ambientali e legate al cibo durante la gravidanza, e gli effetti che tali esposizioni hanno sul rischio di sviluppare forme di cancro e disturbi del sistema immunitario durante l'infanzia. Il progetto NEWGENERIS ("Development and application of biomarkers of dietary exposure to genotoxic and immunotoxic chemicals and of biomarkers of early effects, using mother-child birth cohorts and biobanks") ha ricevuto quasi 13,6 milioni di euro nell'ambito dell'area tematica "Qualità e sicurezza alimentare" del Sesto programma quadro (6° PQ). Lanciato nel 2006, il progetto NEWGENERIS adesso si sta avvicinando velocemente al suo obiettivo di raccogliere i dati di circa 1000 madri e dei loro bambini. I partner del progetto dicono che useranno le informazioni così raccolte in cinque paesi europei (gli Stati membri Danimarca, Grecia, Spagna e Regno Unito più la Norvegia) per valutare l'impatto delle sostanze e dei composti chimici contenuti nel cibo sulla salute del bambini. Coordinata dall'Università di Maastricht nei Paesi Bassi, la rete NEWGENERIS è formata da 25 partner di 16 paesi europei tra cui la Croazia, la Grecia, l'Ungheria, la Norvegia, la Slovacchia, la Spagna e il Regno Unito. Secondo il team del progetto, i ricercatori si stanno interessando sempre di più allo studio degli effetti delle esposizioni in utero sulla salute dell'adulto e del bambino. Studi precedenti hanno mostrato che le esposizioni materne possono modulare l'espressione genetica nel feto. I ricercatori hanno ipotizzato che le risposte adattative nel feto alle esposizioni all'interno dell'utero potrebbero provocare cambiamenti che hanno effetti sulla futura salute del bambino. Un esempio nel quale le esposizioni in utero sembrano avere effetti sul rischio di cancro è la leucemia infantile. In questo caso, le anormalità cromosomiche emergono durante lo sviluppo del feto, mentre i processi epigenetici come la metilazione del DNA (acido deossiribonucleico), un tipo di modifica chimica del DNA che è stabile su fasi di divisione cellulare ma non comporta cambiamenti nella sottostante sequenza del DNA dell'organismo, influenzano l'attività genetica e offrono percorsi alternativi per mezzo dei quali le esposizioni nelle prime fasi della vita potrebbero influenzare il rischio di malattia. È qui che entra in gioco il progetto NEWGENERIS. Secondo i partner del progetto, fornendo dati sulle eposizioni prenatali e stabilendo biomarcatori degli effetti di queste esposizioni, essi saranno in grado di fornire informazioni sulla possibilità che tale esposizione risulti in cambiamenti indicativi di un aumento del rischio di malattia. Altrettanto significativa è la valutazione dei genitori riguardo al fatto che singoli bambini siano più vulnerabili a problemi genotossici e immunotossici. Da quando è stato lanciato, il consorzio ha organizzato molti eventi e workshop, l'ultimo meeting annuale si è tenuto a febbraio a Stoccolma, in Svezia. Il programma comprendeva un workshop su "Stress ossidativo nei neonati e conseguenze per la salute dei bambini", e una presentazione di poster. Tra i partecipanti c'erano rappresentanti di tutte le organizzazioni partner e membri degli enti consultivi esterni. Durante l'incontro sono stati affrontati vari argomenti tra cui "La valutazione dell'esposizione", "Le coorti delle malattie infantili" e "Le interazioni geni-ambiente". In generale, il progetto NEWGENERIS aiuterà i responsabili delle decisioni ad assicurarsi informazioni valide sulla sicurezza alimentare, in particolare per quanto riguarda gli effetti sui bambini. I partner sperano che il loro studio "sia anche una valida piattaforma per la valutazione di esposizioni ambientali generate dal cibo e da altri agenti atmosferici", compresa l'associazione dell'inquinamento di aria e acqua.

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