Un nuovo progetto finanziato dall'UE ha come obiettivo "l'energia fatta in casa"
Ricercatori finanziati dall'UE hanno avviato un progetto per sviluppare mini sistemi energetici solari che permetteranno ad abitazioni e posti di lavoro di generare l'elettricità necessaria a soddisfare le proprie esigenze di riscaldamento e raffreddamento. A questo progetto triennale, chiamato DIGESPO ("Distributed CHP [combined heat and power] generation from small size concentrated solar power"), sono stati assegnati 3,2 milioni di euro di finanziamenti nell'ambito del tema "Energia" del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE. Il suo scopo è quello di creare un prototipo di sistema in grado di convertire in calore ed elettricità tra il 60 e il 70% dell'irradiazione solare catturata. Il sistema si basa su una tecnologia a energia solare concentrata, nella quale dei bacini a forma di parabola concentrano i raggi del sole su un ricevitore che trasforma l'energia solare in calore. Un meccanismo di allineamento permette a tali dispositivi di seguire i movimenti del sole nel cielo. Attualmente le tecnologie a energia solare concentrata vengono impiegate in grandi impianti dove generano energia sufficiente per migliaia di case. Tuttavia, i recenti progressi tecnologici permettono ora di sviluppare sistemi su scala ridotta, i quali possono essere sistemati su edifici singoli. Nel progetto DIGESPO piccoli elementi parabolici di appena 40 centimetri di diametro vengono montati sul tetto dell'edificio. Questi elementi concentrano l'energia solare in un tubo dentro il quale scorre un fluido che trasferisce il calore. La temperatura del fluido aumenta fino a raggiungere circa i 300°C e ciò attiva un motore connesso al sistema che produce elettricità e calore o raffreddamento. Il sistema è progettato per avere un basso impatto visivo e può essere sistemato su abitazioni singole o multiple, nonchè su edifici commerciali, industriali e pubblici. "Il sistema è già in corso di sviluppo", ha commentato il coordinatore scientifico di DIGESPO, Luigi Crema, dell'unità Renewable Energies Environmental Technologies (REET) presso la Fondazione Bruno Kessler (FBK) in Italia. "La FBK apporterà un contributo fondamentale allo sviluppo del motore termodinamico, allo studio dei fluidi ad alta temperatura per il trasferimento del calore e al materiale per trasformare l'irradiazione solare in energia termica. "Il primo prototipo sarà disponibile tra 18 mesi e sarà testato in Trentino, presso i laboratori della FBK, e presso l'Hotel Hilton a Malta", spiega Luigi Crema. "Una versione più avanzata sarà sviluppata e commissionata a metà 2012". Secondo i partner del progetto, l'aumento del prezzo del gas significa che c'è un bisogno urgente di mini sistemi di generazione combinata di elettricità e calore, basati su fonti di energia diverse dal gas naturale. Più a lungo termine, l'obiettivo della FBK è quello di un sistema integrato nel quale gli edifici siano in grado di generare più energia di quanta ne consumino. Una volta completato il sistema di generazione combinata di elettricità e calore a energia solare concentrata, la FBK spera di cominciare a lavorare in altri campi come, ad esempio, i sistemi a biomassa. "Il progetto DIGESPO [...] fa parte di una visione generale di ricerca nella quale le unità REET della FBK si sono impegnate nel corso degli ultimi anni e grazie alla quale la FBK sta diventando rinomata a livello internazionale in questo campo", ha detto Alessandro Bozzoli, capo dell'unità REET della FBK. "Il nostro obiettivo è quello di ottenere un sistema tecnologico complesso, basato su nuove tecnologie in grado di integrare diverse fonti di energia rinnovabile per fare in modo che gli edifici acquistino un certo grado di autosufficienza energetica. L'impatto tecnologico previsto è enorme, a livello sia locale che europeo ma anche internazionale. Questo programma riguardante l'energia per gli edifici è conforme ai programmi e agli obiettivi europei in questo settore. Il progetto riunisce sette partner in tutta Europa: la FBK, Projects in Motion Ltd (Malta), Electronic Machining SRL (Italia), Narva Lichtquellen GmbH + Co. KG (Germania), Sustainable Engine Systems Ltd (Regno Unito), il Politecnico di Milano (Italia) e l'Università di Uppsala (Svezia).
Paesi
Germania, Italia, Malta, Svezia, Regno Unito