Quasi pronto il sistema di monitoraggio delle infezioni che colpiscono le specie selvatiche
Nel corso degli anni le malattie che si trasmettono dalle specie selvatiche agli esseri umani hanno colpito un numero elevato di persone. Ma che misure sono state adottate per bloccare questo imponente fenomeno? Un gruppo di ricercatori finanziato dall'Unione europea sta lavorando alla messa a punto di un sistema di monitoraggio paneuropeo che si occuperà di controllare le infezioni che colpiscono gli animali selvatici. Questa innovazione andrà a beneficio sia degli esseri umani che del bestiame. Il progetto WILDTECH ("Novel technologies for surveillance of emerging and re-emerging infections of wildlife") ha ricevuto un finanziamento pari a 6 milioni di euro in riferimento all'area tematica "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie" del Settimo programma quadro dell'Unione europea (7° PQ). Diretto dall'Università di Nottingham (Regno Unito), il consorzio è composto da 13 membri e afferma che WILDTECH sta prendendo forma grazie allo sviluppo di uno strumento che sarà d'ausilio al settore sanitario nella prevenzione e nella gestione dei rischi associati alla fauna selvatica. Il sistema sarà anche in grado di effettuare una valutazione dei rischi a cui sono esposti esseri umani e animali domestici. I dati più recenti indicano che il 61% dei microorganismi patogeni conosciuti sono zoonotici (ovvero patogeni responsabili della trasmissione delle malattie dagli animali agli esseri umani). Tuttavia, le informazioni disponibili non sono sufficienti perché l'opinione pubblica comprenda pienamente la diffusione di tali patologie tra gli animali selvatici. I partner del progetto stanno inoltre lavorando per riuscire a individuare le modalità con cui queste patologie vengono trasmesse e si sviluppano negli esseri umani. "Poiché un numero molto elevato di patogeni può infettare più specie animali e può essere trasmesso da animali a esseri umani, non sorprende che il 75% di tutte le patologie emerse nel corso degli scorsi anni abbiano origine dagli animali selvatici" ha spiegato il professor Richard Lea dell'Istituto di Medicina e scienze veterinarie dell'Università di Nottingham. "Nonostante la situazione sia allarmante, il monitoraggio delle malattie infettive è lontano dall'essere soddisfacente", ha aggiunto. "Cambiamenti climatici, deforestazione, inquinamento, evoluzione patogena e lo spostamento rapido di esseri umani, animali e prodotti di origine animale hanno esposto gli esseri umani a un rischio crescente di contrarre zoonosi già note nella fauna selvatica e zoonosi emergenti". La dottoressa Lisa Yon, docente presso l'Università di Nottingham, ha affermato: "È indubbio che sia necessaria una strategia multilaterale coerente per combattere la crescente minaccia rappresentata dai patogeni nuovi ed emergenti per il benessere di animali e esseri umani". Dobbiamo essere consapevoli di ogni potenziale minaccia: dall'emergere di patologie recenti come l'influenza aviaria e l'influenza suina fino ad arrivare alle mutazioni intervenute nella diffusione del virus della febbre catarrale". I 12 partner europei che partecipano al progetto WILDTECH provengono da Croazia, Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia e appartengono sia al mondo accademico che a quello imprenditoriale. Al progetto partecipa anche un partner internazionale, l'Università di Saskatchewan, in Canada. Il progetto WILDTECH, avviato nel luglio 2009, si concluderà alla fine del 2012. I partner hanno intrapreso anche collaborazioni con l'Organizzazione mondiale della salute animale e varie agenzie governative. L'obiettivo perseguito è fare in modo che il sistema sviluppato possa avere un impatto globale. "La chiave per il successo di questo importante progetto risiede nello sviluppo di sistemi diagnostici che rispondano ai criteri di rapidità e precisione, nuovi e applicabili a una vasta gamma di patologie e specie animali ospiti", ha affermato il professor Duncan Hannant della Sterilizer Validation & Monitoring Specialists (Regno Unito), partner di WILDTECH.
Paesi
Canada, Germania, Grecia, Francia, Croazia, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito