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Un progetto dell'Unione europea potenzia la rete a fibre ottiche

È stato annunciato di recente che l'istituto di ricerca Tyndall National Institute dell'University College Cork ha messo a punto una rete a fibre ottiche che rappresenta il progetto più innovativo in questo campo a livello mondiale. Quest'ultima innovazione fa parte del proget...

È stato annunciato di recente che l'istituto di ricerca Tyndall National Institute dell'University College Cork ha messo a punto una rete a fibre ottiche che rappresenta il progetto più innovativo in questo campo a livello mondiale. Quest'ultima innovazione fa parte del progetto PIEMAN ("Photonic integrated extended metro and access network"), che ha ricevuto un finanziamento pari a 2,2 milioni di euro in riferimento all'area tematica "Tecnologie della società dell'informazione" (TSI) del Sesto programma quadro (6° PQ) dell'Unione europea. Conor Lenihan, ministro irlandese per la Scienza, la tecnologia e l'innovazione, ha riferito a Tech Central: "Questi progetti innovativi, come è appunto PIEMAN, favoriscono lo sviluppo delle reti di prossima generazione, che rivestono un ruolo essenziale nel futuro della Smart Economy". Il ministro ha spiegato che l'Irlanda, per arrivare alla Smart Economy, ha bisogno di una rete di comunicazione solida, affidabile e dinamica. "Questi interessanti sviluppi ottenuti dal Tyndall National Institute confermano che il livello di innovazione raggiunto ci permette di essere competitivi sul mercato globale delle telecomunicazioni", avrebbe detto il ministro. "Il progetto dimostra inoltre chiaramente i grandi benefici per la ricerca irlandese e i suoi ricercatori derivanti dall'impegno profuso in Europa". Il ministro ha evidenziato come questo risultato abbia ripercussioni importanti sui programmi di ricerca europei e come lo stesso possa favorire lo sviluppo del settore in Irlanda. Il professor Paul Townsed, che opera presso il centro di ricerca sulla fotonica dell'istituto, ha affermato: "Le reti di accesso a fibre ottiche a velocità elevata vengono considerate - in misura crescente - come la soluzione d'avanguardia per la fornitura dei prossimi servizi a banda larga a clienti privati e aziende. Nel progetto PIEMAN abbiamo spinto i limiti della progettazione delle reti di accesso per mettere a punto un nuovo tipo di rete, a larga scala e ad alta velocità, che rispetto ai programmi esistenti offre vantaggi sostanziali." Secondo il professor Townsed, l'equipe che ha condotto la ricerca sta pensando di aumentare l'ampiezza della rete e di passare dai 20 km attuali a 100 km. "Il nuovo programma elimina la necessità di utilizzare molti degli interruttori elettronici e dei ripetitori in uso nelle reti di oggi. Di conseguenza, queste nuove reti possono essere gestite in modo più semplice e a fronte di costi ridotti, sia dal punto di vista operativo che dal punto di vista dei componenti". Chris Clark, amministratore delegato di BT Ireland, affiliata del Gruppo BT con sede nel Regno Unito, ha affermato che queste reti di ultima generazione sono migliori delle reti di accesso oggi presenti sul mercato. Oltre ad un'ampiezza maggiore, il programma prevede un incremento, di 10 volte, sia del numero di utenti che della larghezza della banda rispetto alle soluzioni ora disponibili", avrebbe detto Clark. "Nelle reti vengono inoltre utilizzati colori multipli che consentono la condivisione delle fibre ottiche e dei componenti tra varie sotto-reti in modo che un unico hub sia in grado di supportare più di 16.000 utenti. Questo rende possibile una semplificazione della rete e una riduzione dei costi". I partner del progetto hanno detto che una volta sul mercato questa tecnologia consentirà ai clienti privati e alle aziende presenti sul territorio europeo di accedere istantaneamente e a costi ridotti, nella cosiddetta modalità "on-demand", a una larghezza di banda simmetrica. I ricercatori ritengono inoltre che rimarrà invariata la competitività europea nel segmento delle comunicazioni a banda larga. Oltre all'University College Cork, partecipano al progetto PIEMAN il BT Group (coordinatore del progetto), Alcatel-Lucent Deutschland AG (Germania), Siemens Networks GmbH (Germania), Interuniversitair Micro-Electronica Centrum vzw (IMEC) (Belgio) e il Centre for Integrated Photonics Ltd (Regno Unito).

Paesi

Irlanda

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