La ricerca tra le priorità del Consiglio di primavera
Ancora una volta l'importanza della ricerca per l'Europa si rivela tanto importante da comparire all'ordine del giorno del consueto Consiglio di primavera dell'UE, in cui i capi di Stato e di governo degli Stati membri si riuniscono per discutere della competitività europea. Grazie alle conclusioni del Consiglio, la Commissione e gli Stati membri avranno un elenco di attività da realizzare che li terrà occupati per qualche tempo. Tra le attività della Commissione vi saranno gli orientamenti per il trasferimento tecnologico tra la ricerca pubblica e l'industria, le strategie sui brevetti, le proposte in materia di iniziative tecnologiche congiunte e le iniziative basate sull'articolo 169. «Gli Stati membri sono determinati a migliorare le condizioni generali per l'innovazione, come ad esempio i mercati concorrenziali, e a mobilitare ulteriori risorse per le attività di ricerca, sviluppo e innovazione», si legge nella sezione delle conclusioni del Consiglio dedicata alla ricerca. Il Consiglio continua sottolineando che è importante tenere conto delle sinergie tra programmi comunitari, migliorare la trasformazione dei risultati della ricerca in prodotti e servizi innovativi e assicurare l'opportuna condivisione delle conoscenze tra tutti i partner. Il Consiglio invita altresì la Commissione a presentare raccomandazioni su orientamenti per la cooperazione e il trasferimento di tecnologia tra la ricerca pubblica e l'industria e a presentare, «in via prioritaria», le strategie in materia di tutela dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) e di brevetti. La Commissione e gli Stati membri sono invitati a far progredire l'attuazione della strategia politica di innovazione già dibattuta. Ora che il Settimo programma quadro per la ricerca (7PQ) è operativo, il Consiglio sollecita a presentare proposte concrete relative ad iniziative tecnologiche congiunte in determinati settori di importanza strategica, nonché relative a iniziative basate sull'articolo 169, che consentono all'UE di partecipare ai programmi di ricerca intrapresi da vari Stati membri. In entrambi i casi il Consiglio auspica che le iniziative siano lanciate nel 2007. I capi di Stato e di governo vorrebbero inoltre vedere progredire la proposta di un Istituto europeo di tecnologia. Nelle conclusioni si chiede al Consiglio dei ministri e al Parlamento europeo di concludere l'esame approfondito della proposta della Commissione nel primo semestre del 2007, al fine di adottare una decisione al riguardo entro la fine dell'anno. Gran parte del Consiglio di primavera di quest'anno è stato dedicato all'accordo sui nuovi obiettivi ambientali. Dalla riunione è emerso un nuovo obiettivo relativo all'uso dell'energia rinnovabile e alla riduzione delle emissioni di biossido di carbonio. L'obiettivo vincolante per l'uso dell'energia rinnovabile è fissato al 20% e dev'essere raggiunto entro il 2020. Ciascuno Stato membro potrà decidere autonomamente come conseguirlo. Anche per la riduzione delle emissioni di biossido di carbonio l'obiettivo è del 20% e si deve raggiungere entro il 2020, prendendo come riferimento i livelli del 1990. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha descritto l'accordo come il più significativo tra quelli a cui ha avuto modo di partecipare, mentre il presidente del Consiglio, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha affermato: «Sono personalmente molto soddisfatta e felice che sia stato possibile aprire la porta a una nuova dimensione della cooperazione europea negli anni a venire nei settori dell'energia e della lotta ai cambiamenti climatici [...]. Possiamo evitare quella che potrebbe essere una calamità umana». Le proposte per giungere a una strategia integrata volta alla promozione dell'ecoinnovazione, che il Consiglio ha invitato la Commissione a presentare all'inizio del 2008, potrebbero contribuire al raggiungimento di questi nuovi obiettivi.
Paesi
Germania