Ricercatori europei impegnati nello sviluppo di un vaccino per la malaria
Una rete di ricercatori europei ha ricevuto 2,4 Mio EUR dall'UE per far progredire la ricerca finalizzata allo sviluppo di un vaccino contro la malaria. Attualmente non è disponibile un vaccino autorizzato contro la malattia, benché esista una serie di potenziali vaccini in varie fasi di sviluppo. Il progetto «Studi preclinici per un vaccino pediatrico a due componenti contro la malaria economico, sicuro ed efficace», della durata di tre anni, è coordinato da Crucell, azienda olandese operante nel settore delle biotecnologie. I partner del progetto intendono effettuare test preclinici su un vaccino nel quale una versione del vaccino BCG (contro la tubercolosi) è utilizzata quale vettore per l'antigene della malaria. In Africa il BCG è già somministrato alla nascita quale parte del programma di vaccinazione, quindi, secondo i ricercatori, la combinazione dei due componenti rappresenta una valida soluzione. I partner del progetto eseguiranno inoltre studi su animali per valutare l'efficacia del vaccino e determinare la dose ideale. Crucell sta inoltre elaborando un secondo approccio al problema del vaccino contro la malaria, che prevede l'inserimento di parti del parassita della malaria in un virus che trasporta il vaccino nel corpo. Questa strategia, sviluppata in collaborazione con l'Istituto sanitario nazionale degli Stati Uniti, si trova in una fase molto più avanzata, che prevede lo svolgimento di test clinici. La malaria è causata dal plasmodio, un parassita trasmesso agli uomini dalla zanzara anofele, e si manifesta con febbre, cefalea e vomito. Secondo cifre diffuse dall'Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno la malaria colpisce in forma acuta 300 milioni di persone e provoca almeno un milione di decessi. Le vittime sono principalmente bambini che vivono nell'Africa subsahariana. Nel corso degli anni il parassita della malaria ha sviluppato una resistenza sempre maggiore nei confronti dei farmaci sviluppati per contrastarlo e la zanzara anofele è diventata resistente a molti insetticidi. La ricerca di un vaccino per prevenire la malattia è quindi divenuta più importante che mai.