Progetto UE per la conservazione del patrimonio digitale
Cresce la digitalizzazione dell'informazione scientifica, artistica e culturale nel mondo, una tendenza che viene particolarmente incoraggiata in Europa, poiché garantisce l'accesso alle informazioni per tutti, creando un'economia basata sulla conoscenza. Tuttavia, data la rapida evoluzione dei software e dei sistemi informatici, si presentano sfide significative legate alla volontà di garantire l'accesso e la conservazione del patrimonio digitale per un suo utilizzo da parte delle generazioni future. Il nuovo progetto integrato CASPAR (conservazione del sapere culturale, artistico e scientifico) mira ad affrontare questo problema grazie allo sviluppo di un'infrastruttura europea per la conservazione dei contenuti digitali basata su standard già esistenti e in corso di affermazione. Il progetto ha ricevuto finanziamenti europei per un valore di 8,8 milioni di euro e riunisce un consorzio di esperti scientifici, culturali e creativi, oltre a partner commerciali ed esperti di ingegneria della conoscenza e conservazione dell'informazione provenienti da tutta Europa. Il dott. David Giaretta del Consiglio del laboratorio centrale del Consiglio di ricerca del Regno Unito, coordinatore del progetto, spiega: "Il progetto CASPAR affronterà il problema della comprensione e dell'utilizzo delle informazioni digitali in futuro, quando esisteranno software, sistemi e conoscenze quotidiane diverse. Cose che ora diamo per scontate potrebbero invece risultare totalmente sconosciute o poco intuitive, anche se si custodiscono tutte le sequenze binarie". L'infrastruttura CASPAR sarà costituita da applicazioni e servizi adattabili a più ambiti, la cui piattaforma verrà sviluppata in base all'attuale standard OAIS (Open Archival Information System) per l'archiviazione dei contenuti digitali. Tuttavia, affinché possa risultare adatta allo scopo, dovrà essere possibile anche la conservazione dell'infrastruttura stessa, compresi aspetti come l'autenticazione, l'accreditamento e la gestione dei diritti digitali. Oltre allo standard OAIS, il progetto svilupperà modelli di virtualizzazione e diversi componenti di elevato livello che pongono la "conoscenza" al centro del processo di salvaguardia. "Con questo intendiamo che oltre alla semantica di dati semplici, CASPAR catturerà anche la semantica di livello più elevato. Inoltre, utilizzeremo tecniche di web semantico affinché i componenti dell'infrastruttura possano sopravvivere ai cambiamenti che si verificheranno nel corso del tempo", afferma il dott. Giaretta. Il web semantico è costituito da una rete di informazioni collegate in modo tale da renderne agevole l'elaborazione da parte dei computer, qualcosa di simile ad una banca dati su scala mondiale. Il consorzio CASPAR dimostrerà la validità di tale quadro di riferimento con una serie di test che fungeranno da banco di prova e che abbracceranno una vasta gamma di discipline: dalla scienza, alla cultura, alle arti contemporanee e al settore multimediale. Essi forniranno un'affidabile infrastruttura comune che potrà essere utilizzata e riprodotta in diversi ambiti. Secondo il dott. Giaretta, per quanto l'obiettivo a lungo termine sia la conservazione dei dati digitali per le generazioni future, è possibile individuare vantaggi immediati. Ad esempio, esistono già on-line dati che risultano poco chiari agli utenti, ma anziché contattare chi li ha prodotti, come è peraltro possibile, per individuare lo strumento giusto per accedervi, grazie al progetto CASPAR saranno sviluppati processi automatizzati generici in grado di accedere correttamente a qualsiasi fonte di informazioni. Il consorzio responsabile del progetto sostiene che CASPAR è la prima iniziativa europea volta a produrre componenti dalle ampie applicazioni e un quadro di riferimento per la preservazione dei materiali digitali. Tuttavia, a prescindere dai suoi risultati, il progetto CASPAR avrà vita breve. Per fornire un supporto a lungo termine, il consorzio intende integrare il progetto CASPAR nei processi produttivi di organizzazioni attualmente esistenti, nonché partner del progetto, come il Consiglio del laboratorio centrale del Consiglio di ricerca del Regno Unito (CCLRC), l'Agenzia spaziale europea (ESA), l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) e l'Istituto nazionale dell'audiovisivo francese (INA). L'iniziativa CASPAR mira anche a partecipare ad un'alleanza strategica che coinvolga altri importanti soggetti in possesso di banche dati al fine di creare la base per un sistema di archiviazione su scala europea. Si auspica inoltre che l'infrastruttura europea per la conservazione e l'accesso ai contenuti digitali (EDIIPA) venga integrata nella tabella di marcia dell'ESFRI, un'iniziativa che ha lo scopo di individuare nuove infrastrutture di ricerca di interesse per tutta l'Europa.
Paesi
Regno Unito