Primo dispositivo rivoluzionario per definire in tempo reale la posizione dei detriti spaziali in caduta
La maggior parte degli oggetti e dei satelliti sono destinati a rientrare nell’atmosfera e, si spera, a bruciarsi gradualmente. Sfortunatamente, in media il 10-40 % della massa satellitare sopravvive al rientro e colpisce la superficie terrestre. Questo crescente rischio ha portato le agenzie spaziali a imporre regole progressivamente più severe, ma al momento non è possibile prevedere con precisione l’area di impatto dei frammenti sopravvissuti. Portare a un livello superiore la gestione dei detriti spaziali A causa dei rischi elevati percepiti, le autorità sono costrette a chiudere ampi spazi aerei potenzialmente interessati, con costi che superano diversi milioni di euro. Il progetto DeCAS, finanziato dall’UE, «affronta la questione cruciale della salvaguardia del traffico aereo, delle persone e delle infrastrutture in tutto il mondo attraverso un sistema preciso, efficiente ed economico che renderà il nostro pianeta un posto più sicuro», afferma il coordinatore Piermarco Martegani. «La nostra tecnologia brevettata consentirà alle autorità competenti di rispondere in modo tempestivo indicando la posizione esatta, l’estensione dei detriti (detta anche impronta) e la dinamica dei detriti che si dissolvono». Il team di DeCAS ha sviluppato un nuovo sistema che prevede esattamente come e dove tutti i detriti spaziali impatteranno sul pianeta ogni volta che si verifica una disintegrazione. Si basa su un approccio che monitora l’area dei detriti spaziali dall’interno piuttosto che dal terreno o dallo spazio. La caratteristica principale dell’approccio è un dispositivo piccolo e leggero montato su veicoli spaziali e su veicoli di lancio, che traccia e modella in tempo reale la traiettoria dei frammenti e la loro area di impatto. Il dispositivo può anche essere applicato come tecnologia complementare per migliorare gli attuali sistemi terrestri e spaziali già esistenti. Può essere facilmente installato su qualsiasi veicolo di lancio per tracciare i detriti. Un progresso notevole nella sicurezza dei detriti satellitari Il dispositivo funziona come un tipo di frammento intelligente che determina autonomamente la sua posizione durante il rientro e predice la posizione dell’impatto. Durante la fase di rientro di veicoli spaziali come satelliti o corpi di razzi, l’unità viene azionata da sensori e trasmette la posizione e la direzione dei detriti spaziali alle stazioni di terra. Questo segnale esatto fornisce istantaneamente i dati richiesti a tutte le agenzie competenti, comprese le autorità civili, le organizzazioni spaziali militari e i centri di controllo del traffico aereo. Di conseguenza, queste agenzie possono determinare esattamente come indirizzare e mantenere i protocolli di sicurezza necessari per l’impronta interessata. Inoltre gli operatori dei veicoli spaziali e i produttori non saranno costretti a dipendere solo da approcci costosissimi forniti da tecnologie spaziali concorrenti. Nel 2017, i partner del progetto hanno testato con successo il sistema durante una missione satellitare di mitigazione dei detriti spaziali chiamata D-Sat. Hanno dimostrato il concetto architettonico del sistema e le capacità di comunicazione e hanno convalidato le funzionalità e prestazioni del suo software. Il Prof. Martegani elogia le innovazioni della soluzione DeCAS. «Questo approccio di monitoraggio dei detriti spaziali dall’interno è il primo del genere in grado di affrontare il problema dei detriti in corso perché si concentra sulla fase di rientro. Non solo protegge le installazioni sensibili, il traffico aereo e i civili in tutto il mondo ma è anche la soluzione più economica e facile da installare oggi disponibile».
Parole chiave
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