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Disentangling the effects of CO2 fertilization, nutrient limitation and water availability on forest ecosystem processes: Estimating their long-term consequences on SW European forests

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Le foreste del futuro: effetti dei cambiamenti climatici in Europa

Gli effetti dei cambiamenti climatici e di altri fattori ambientali sulla futura crescita delle foreste europee sono sconosciuti. Un gruppo di ricercatori ha misurato i singoli effetti dei fattori ambientali sulla crescita delle foreste nella catena montuosa dei Pirenei.

I cambiamenti climatici, l’inquinamento, le specie invasive e le tecniche di gestione forestale nelle foreste europee presentano nuove condizioni di crescita, prive di riferimenti storici. Variazioni in termini di acqua, sostanze nutritive, biossido di carbonio o luce causate dai cambiamenti climatici potrebbero influire sul modo in cui gli alberi utilizzano queste risorse. L’iniziativa DENDRONUTRIENT, finanziata dall’UE, si è prefissa di comprendere meglio come l’inquinamento e i cambiamenti climatici influiranno sui modelli di crescita delle foreste europee. «Il nostro obiettivo è prevedere correttamente l’impatto dei cambiamenti climatici sulla crescita delle foreste, il problema principale che stiamo cercando di risolvere», afferma il capo del gruppo di DENDRONUTRIENT, il dott. Federico Castillo. «Dobbiamo comprendere la risposta a lungo termine degli ecosistemi forestali a condizioni nuove, quali i cambiamenti climatici.» Le foreste dei Pirenei come campione Il gruppo ha studiato le foreste della catena montuosa dei Pirenei, situate nell’Europa sud-occidentale, per ottenere un campione rappresentativo delle foreste europee. I ricercatori hanno raccolto sul manto forestale di due diverse foreste nelle montagne dei Pirenei materia organica in decomposizione (lettiera fogliare) e campioni del suolo minerale. Le analisi del contenuto chimico all’interno del fogliame hanno fornito dati che sono stati aggiunti a una registrazione storica durata 18 anni delle sostanze nutritive presenti nel suolo delle foreste. I membri di DENDRONUTRIENT hanno tracciato il numero di alberi morti e di alberi vivi, misurandone inoltre il diametro e l'altezza per valutare la quantità di biomassa. Successivamente, hanno combinato i dati dell’analisi chimica con quelli sulla biomassa per stimare le sostanze nutritive utilizzate e prodotte nelle foreste nel corso di 18 anni. Il gruppo ha effettuato dei buchi negli alberi al fine di raccogliere campioni del loro interno, che hanno poi analizzato per ricavare il contenuto di sostanze nutritive e i tassi di crescita annuali. I ricercatori hanno poi studiato il modo in cui le sostanze nutritive si sono distribuite attraverso i numerosi anni vissuti dai singoli alberi a partire dagli anni ‘80 e hanno utilizzato queste informazioni per calcolare come la crescita degli alberi fosse stata influenzata da condizioni ambientali note, quali clima e CO2. Simulare la crescita delle foreste I ricercatori hanno sviluppato un software avanzato per stimare le modalità di crescita degli alberi in base a rapporti matematici tra diverse variabili ecologiche. Hanno poi simulato tutte le variabili per valutare l’influenza esercitata da ciascuna di loro sulla crescita delle foreste. Secondo i risultati ottenuti da DENDRONUTRIENT, la crescita delle foreste di pino silvestre nei Pirenei si ridurrà di una percentuale compresa tra l’8,4 % e il 12,7 % nei prossimi 90 anni, mentre la disponibilità di azoto potrebbe aumentare leggermente la crescita degli alberi (dell’1,8 %) o ridurla fino all’11,5 %. Sempre in base ai dati ricavati, l’incremento di CO2 avrà un effetto positivo molto modesto sulla crescita degli alberi, una conclusione che demistifica l’effetto fertilizzante dell’anidride carbonica. Superamento degli ostacoli Al progetto non è mancato il proprio carico di difficoltà, come ad esempio la raccolta dei campioni di suolo, fogliame e legno in maniera adeguata. Infatti, a causa della sensibilità degli strumenti, i ricercatori si sono visti obbligati a raccogliere i campioni di legno in posizione perpendicolare rispetto sia all’altezza degli alberi sia al pendio della montagna, il che ha determinato la rottura di un estrattore su un pendio scivoloso e scosceso e il conseguente rallentamento delle operazioni di campionatura. «Questo semplice apparecchio viene realizzato su ordinazione e, pertanto, la sua sostituzione avrebbe richiesto diversi mesi, un periodo di tempo in cui gli alberi non avrebbero smesso di crescere», afferma Castillo. Il gruppo è comunque riuscito, con pazienza e un po’ di fortuna, a raggiungere tutti i propri obiettivi di ricerca. Il futuro, alla radice I ricercatori sperano di espandere ulteriormente gli strumenti sviluppati nell’ambito del progetto così da comprendere il modo in cui gli alberi crescono in questa regione, corredati da un insieme di dati sul campo accumulato nell’arco di 18 anni. Intendono comprendere meglio i componenti sotterranei delle foreste, in particolare le radici, al fine di produrre stime più precise della futura crescita degli alberi. Oltre agli obiettivi scientifici ottenuti, il gruppo di DENDRONUTRIENT si è fatto conoscere meglio a livello locale e internazionale; ad esempio, ha sviluppato rapporti con la sezione locale dell’emittente radiofonica nazionale spagnola (RNE, Radio Nacional de España), che si serve della sua collaborazione facendolo intervenire in talk show di divulgazione scientifica. «Tutte queste attività hanno promosso la comprensione dell’importanza dell’ecologia forestale nella provincia della Navarra», afferma Castillo.

Parole chiave

DENDRONUTRIENT, foresta, cambiamenti climatici, crescita degli alberi, sostanze nutritive, montagne dei Pirenei

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