Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary

Nanoparticles for Molecular Imaging of Atherosclerosis: from Diagnosis to Treatment

Article Category

Article available in the following languages:

Piccolissime nanoparticelle di oro potrebbero cambiare il modo in cui monitoriamo e curiamo la cardiopatia

La cardiopatia è la causa principale di morte nell’UE. Per affrontare questo problema, i ricercatori dell’UE stanno sviluppando un nuovo metodo diagnostico che potrebbe rivoluzionare il modo in cui preveniamo i problemi di cuore.

I ricercatori impegnati nel progetto NanoMate, finanziato dall’UE, stanno usando nanoparticelle di oro per identificare e misurare l’infiammazione nelle pareti dei vasi sanguigni malati, un fattore che permette di prevedere la cardiopatia. Questo metodo permetterà ai medici di identificare una persona a rischio di infarto in una fase iniziale, in modo da poter prendere misure preventive. Le attuali pratiche di diagnosi rilevano specifici marcatori di infiammazione nel sangue, però anche l’arteriosclerosi causa l’infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni. L’approccio unico del progetto NanoMate invece si concentra sull’infiammazione della parete del vaso sanguigno, piuttosto che sul sangue. “La nostra ricerca associa la nanotecnologia all’avanzata ricerca statistica e biomedica, concentrandosi in particolare su un’applicazione clinica che speriamo porterà a un cambiamento in positivo delle cure dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari,” dice il dott. Paquale Maffia dell’Università di Glasgow, coordinatore del progetto NanoMate. Buone vibrazioni Le nanoparticelle si raggruppano intorno alla parete infiammata del vaso sanguigno, vengono quindi illuminate dai ricercatori, usando una tecnica chiamata diffusione Raman amplificata da superfici. La luce fa vibrare le particelle e la forza delle vibrazioni indica quante particelle, e quindi quanta infiammazione, è presente nelle arterie. Il metodo ha avuto risultati positivi in esperimenti fatti usando modelli animali umanizzati, nei quali pezzi di tessuto umano sono impiantati in topi. Il team adesso si sta preparando a sviluppare lo strumento a livello pre-clinico e prevede di poter lavorare con i pazienti entro 5 o 10 anni. Uno dei principali vantaggi è che l’attrezzatura associata a questo sistema è portatile, quindi potrebbe essere messo a disposizione di chiunque. In futuro, le nanoparticelle potrebbero essere ulteriormente personalizzate per permettere la somministrazione di farmaci anti-infiammatori. “Le vibrazioni energetiche potrebbero essere sfruttate come meccanismo di rilascio del farmaco le cui tempistiche potrebbero essere controllate premendo un interruttore,” dice il dott. Maffia. Comunicare la ricerca Il progetto è impegnato in molte diverse attività di divulgazione volte a far conoscere la ricerca al pubblico. È stata allestita una mostra NanoMate Science che fornisce ai visitatori informazioni sull’infiammazione e la cardiopatia. Molte delle persone che l’hanno visitata erano state colpite direttamente o indirettamente dalla cardiopatia, ma i ricercatori hanno notato una generale mancanza di conoscenza del perché gli esseri umani soffrono di queste malattie e di come la ricerca potrebbe migliorarne la prevenzione e la cura. “Attraverso una serie di attività abbiamo cercato di coinvolgere le persone nel campo della scienza e della scoperta, comunicare il potere della conoscenza e della creatività, educare la prossima generazione di scienziati e incoraggiare gli adulti a diventare cittadini informati,” commenta il dott. Gianluca Grassia, assegnatario della borsa individuale Marie Skłodowska-Curie. Oltre 13 000 persone hanno visitato la mostra NanoMate Science a giugno 2017 al Cheltenham Science Festival e il 95 % delle scuole che hanno visitato la mostra l’hanno definita eccellente o buona. Il Cheltenham Science Festival ha segnato l’inizio di un intenso programma di presenza formativa per il team di NanoMate Science, che ha partecipato anche al The Green Man Festival nel Galles ad agosto 2017, al British Science Festival a Brighton a settembre 2017, a Exploration a Glasgow nel 2017, ecc. In tutto, il team di NanoMate Science ha interagito con oltre 18 000 persone.

Parole chiave

NanoMate, cardiopatia, malattia cardiovascolare, infarto, nanoparticelle

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione