Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary
Contenuto archiviato il 2024-05-27

Closing the seed-dispersal loop: How does seed-dispersal affect plant population structure at the global, regional and local scales?

Article Category

Article available in the following languages:

Come la disseminazione influenza le popolazioni di piante insulari

Le piante normalmente sono ancorate a un luogo, quindi per disperdere i propri semi dipendono da una serie di agenti biologici e non biologici, come animali, uccelli, vento e correnti oceaniche. Gli schemi di disseminazione sono pertanto in gran parte determinati dal meccanismo di dispersione, che ha importanti implicazioni per la popolazioni di piante e animali.

I ricercatori impegnati nel progetto SEEDS (Closing the seed-dispersal loop: How does seed-dispersal affect plant population structure at the global, regional and local scales?), finanziato dall’UE, hanno studiato in che modo i semi sono dispersi su distanze brevi e lunghe e gli effetti che questi meccanismi hanno sulla capacità delle piante di colonizzare nuovi habitat. “Le caratteristiche delle piante europee sono state confrontate con quelle delle Azzorre, un archipelago di 9 isole vulcaniche circa 1 360 km a ovest del Portogallo. L’obiettivo era di determinare l’agente preferito dalle piante per colonizzare queste isole lontane nell’Atlantico del Nord,” dice il coordinatore del progetto, il dott. Ruben Heleno. Il progetto si proponeva di rispondere a diverse domande importanti, per esempio se è possibile dedurre il modo in cui i semi sono trasportati in natura dalla loro forma e i meccanismi più efficaci con i quali i semi delle piante colonizzano le isole. “Abbiamo scoperto che solo le piante adattate alla dispersione per mezzo delle correnti oceaniche erano favorite durante la colonizzazione delle Azzorre da parte di piante provenienti dall’Europa, mentre le piante disperse dal vento erano selezionate negativamente,” spiega il dott. Heleno. Questa scoperta ha aiutato a dissipare la credenza secondo la quale tutti gli eventi di dispersione sono per lo più determinati dai tratti dei semi, portando alla conclusione che molte isole sono state colonizzate da processi casuali e non standard. Uno studio delle 15 specie con frutti a polpa originarie delle Azzorre ha rivelato che solo la Corema alba e gli alberi di ginepro hanno le potenzialità per essere dispersi dalle correnti dell’oceano. Secondo il dott. Heleno, “Le altre 13 specie probabilmente dipendono dagli uccelli per la dispersione a lunga distanza.” Gli scienziati hanno studiato anche l’importanza relativa del trasporto interno di semi dentro l’intestino degli uccelli (endozoocoria) e l’adesione esterna dei semi sul corpo degli uccelli (epizoocoria). Si è scoperto che anche se entrambi i meccanismi possono essere importanti, il primo è 85 volte più comune del secondo. Non sorprende quindi che lo studio abbia rilevato anche che per comprendere la complessità di queste reti di interazione tra le specie, è indispensabile raccogliere una quantità adeguata di campioni. Inoltre, il dott. Heleno e i suoi colleghi hanno scoperto che molti uccelli, anche quelli che non sono specializzati nel mangiare il nettare, trasportano il polline di molte specie sul becco. Un consumo non specializzato di risorse provenienti dai fiori è considerato un’importante forma di adattamento negli habitat semplificati delle isole e anche una strategia per trarre vantaggio da risorse non sufficientemente esplorate sui continenti. I ricercatori inoltre hanno scoperto che nelle Isole Galapagos, a largo della costa dell’Ecuador, in Sud America, il declino dei servizi di disseminazione dipende da quali specie di dispersori si estingue e dalla diversità e abbondanza dei dispersori rimanenti. In generale, tuttavia, si è dimostrato per la prima volta che la perdita della diversità dei dispersori (il numero delle specie) e dell’abbondanza dei dispersori (numero di esemplari) hanno effetti significativamente negativi e sinergici sul degrado del servizio di disseminazione. I risultati di SEED sono stati usati dalle autorità del parco nazionale delle Isola Galapagos per migliorare le attività di conservazione per attribuire priorità alla salvaguardia di specie chiave. Sono stati sviluppati alcuni strumenti pratici, con particolare enfasi su una “guida ai semi delle Galapagos” che saranno usati dalle autorità agricole e sanitarie responsabili della biosicurezza di queste isole. Anche la formazione avanzata degli studenti è stato un risultato molto positivo del progetto.

Parole chiave

Disseminazione, SEEDS, Azzorre, colonizzazione, funzioni dell’ecosistema, epizoocoria, Corema alba, Isole Galapagos

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione