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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Automated Driving Applications and Technologies for Intelligent Vehicles

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Alla guida con tecnologie automatizzate

I ricercatori finanziati dall’UE hanno compiuto notevoli progressi nella sperimentazione di tecnologie automatizzate che potrebbero rendere molto più sicure le automobili e gli altri veicoli stradali. Il team del progetto ADAPTIVE ha assicurato che queste innovazioni considerino attentamente le esigenze del conducente, l’ambiente giuridico attuale e il costo per ottenere l’approvazione.

I successi di questo progetto alimenteranno un progetto pilota fortemente ambizioso finanziato dall’UE che inizierà questo autunno. Ciò farà avanzare l’esperienza europea nella comprensione del modo in cui i veicoli automatizzati possono essere effettivamente integrati nell’infrastruttura di trasporto europea. Tecnologia ispirata dall’uomo Un obiettivo fondamentale del progetto ADAPTIVE è stato quello di evidenziare l’importanza del fattore umano in qualsiasi soluzione automatizzata. ‘Dobbiamo accettare che per molti anni avremo a che fare con guidatori umani’, afferma il coordinatore del progetto ADAPTIVE, Aria Etemad della Volkswagen Group Research. ‘Abbiamo dunque bisogno di rendere i veicoli più intelligenti in termini di rilevamento del loro ambiente, ma assicurarci che questo si unisca all’intelligenza del conducente.’ Questo concetto ha influenzato il tipo di innovazioni che sono state testate ed è stato messo insieme un codice di pratica che tiene conto del fattore umano. Questa guida passo-passo su come progettare un sistema automatizzato sarà ora portato avanti nelle future iniziative finanziate dall’UE. Il progetto ha avanzato il lato tecnico dell’automazione dei veicoli testando combinazioni di sensori: fotocamere ultrasoniche, radar e scanner laser. Etemad e il suo team hanno cercato di sfruttare la capacità dell’automazione di svolgere compiti che potrebbero rendere la guida più sicura. Ad esempio, le informazioni dalla fine della coda di un incidente stradale potrebbero essere inviate a veicoli che arriveranno qualche minuto dopo, contribuendo a ridurre la congestione e a limitare le possibilità di incidenti. “Gli scenari generali che abbiamo sperimentato includevano scenari di parcheggio a bassa velocità, guida urbana a media velocità e in autostrada ad alta velocità fino a 130 km/h,” spiega. “Uno scenario che ci interessava era quello dei veicoli che giungevano sulle autostrade. Abbiamo dimostrato come un camion che viaggia lungo l’autostrada possa comunicare con un’auto che cerca di entrare in autostrada attraverso una strada scivolosa per creare spazio sufficiente e viceversa.” Il progetto ha anche studiato come creare un tunnel di salvataggio per consentire il passaggio dei veicoli i di emergenza. Pianificazione a lungo termine Un altro elemento chiave in cui il progetto ha fornito risultati tangibili è lo sviluppo di nuovi metodi di verifica e valutazione. “Questo è estremamente importante per il futuro,” afferma Etemad. “Per sviluppare nuove soluzioni per, ad esempio, il regolatore di velocità, è necessario effettuare la prova su strada fino a 2·milioni di chilometri. Per le soluzioni di guida automatizzate, potrebbe essere necessario guidare fino a 100·milioni di chilometri per ottenere l’approvazione. Ciò non è chiaramente abbordabile, quindi abbiamo identificato possibili software di simulazione che potrebbero aiutare il settore.” ADAPTIVE ha anche individuato alcuni aspetti giuridici, come la Convenzione di Vienna del 1968, che devono essere riformati. Questa convenzione stabilisce che i conducenti devono continuamente controllare il proprio veicolo. L’adattamento e l’armonizzazione delle infrastrutture giuridiche è fondamentale per consentire ai veicoli automatizzati di comparire sulle strade. I risultati di questo progetto innovativo di 42 mesi, che sarà completato nel giugno del 2017, verranno utilizzati nel prossimo progetto L3PILOT. Questa iniziativa testerà 100 veicoli automatizzati in 12 paesi europei, ed è il più grande progetto di questo tipo finanziato dall’UE. “C’è ancora molto lavoro da fare,” sostiene Etemad. “Dobbiamo testare i sensori in situazioni critiche, ad esempio i radar con la neve e le telecamere con la nebbia.” Attraverso un attento esame delle problematiche legali, tecniche, umane ed economiche legate al trasporto automatizzato, il progetto ADAPTIVE ha effettuato un’ottima panoramica delle sfide che la mobilità automatizzata deve affrontare. L’obiettivo ora è quello di partire da questo lavoro per spingere sempre di più il settore verso la commercializzazione.

Parole chiave

ADAPTIVE, trasporto, automobilistico, robotico, sicurezza, Volkswagen, urbano, mobilità, automazione, L3, HMI, affidabilità, autostrada, sensore, radar, lidar, percezione, parcheggio

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