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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Risk assessment of inorganic arsenic in EU rice-based infant products and strategies to reduce exposure

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Rendere il riso sicuro dall’arsenico

Il riso accumula dei livelli significativamente più alti di arsenico (As) rispetto alle altre colture. Questa minaccia alla salute umana è stata affrontata da scienziati finanziati dall’UE che hanno effettuato delle valutazioni del rischio relativo all’arsenico inorganico (i-As) in prodotti a base di riso e hanno sviluppato nuovi modi per limitare l’esposizione a questo elemento.

La principale via di esposizione all’arsenico inorganico (i-As) per i cittadini dell’UE è attraverso la loro dieta, con la sua fonte principale che è rappresentata dal riso. I bambini sono particolarmente vulnerabili all’esposizione all’arsenico, che può nuocere alla salute a lungo termine, con i giovani consumatori di prodotti al riso che rappresentano uno dei gruppi con i più alti livelli di esposizione nell’UE. L’obbiettivo del progetto RICENIC (Risk assessment of inorganic arsenic in EU rice-based infant products and strategies to reduce exposure) era quello di fornire una valutazione del rischio relativo all’esposizione ai composti inorganici dell’arsenico per neonati e bambini piccoli e di ideare delle strategie efficaci per ridurre il carico di arsenico inorganico in prodotti a base di riso per i bambini. Per i prodotti a base di riso commercializzati nell’UE e consumati da neonati e bambini piccoli è stata creata una banca dati relativa ad arsenico totale (t-As), i-As e biodisponibilità di As. Inoltre, gli effetti delle pratiche agricole su concentrazione e speciazione dell’arsenico nei chicchi di riso e l’effetto del processo di produzione sull’arsenico sono stati determinati in prodotti a base di riso per bambini. I ricercatori hanno inoltre migliorato il quadro per comprendere il i-As nella dieta umana, e questo è stato usato per definire gli standard relativi al i-As negli alimenti. Gli scienziati hanno scoperto che era meglio usare il riso brillato nei prodotti a base di riso per neonati e bambini piccoli, visto che questo tipo di riso contiene significativamente meno i-As rispetto a quello integrale. Inoltre, sono state studiate le variazioni nel contenuto di i-As in campioni prelevati nelle risaie e in campioni commerciali provenienti dalla penisola iberica e sono state identificate aree di risaie con riso contenente poco arsenico inorganico. Pertanto, per produrre alimenti per neonati e bambini piccoli si dovrebbe scegliere riso con basse concentrazioni di i-As. Inoltre è stato sviluppato un metodo di cottura per il riso che rimuove circa il 90 % del carico di arsenico inorganico da singoli campioni di riso e crusca di riso. Il suo utilizzo nella lavorazione di prodotti a base di riso per bambini ridurrà quindi notevolmente la concentrazione di i-As. Il riso e i prodotti a base di riso con un basso contenuto di arsenico inorganico potrebbero essere venduti come prodotti di qualità, e questo evidenzia il possibile impatto socioeconomico del progetto RICENIC. Le agenzie per gli standard alimentari hanno già tratto vantaggio dai risultati del progetto, che sono stati applicati per valutare l’esposizione infantile all’arsenico inorganico in diversi paesi dell’UE e per ridurre al minimo i rischi per la salute delle sottopopolazioni più vulnerabili.

Parole chiave

Riso, arsenico, valutazione rischio, RICENIC, biodisponibilità, risaia

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