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Contenuto archiviato il 2023-11-13

Openly Accessible Services and Interacting Society

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Ozwillo riunisce i servizi pubblici in un’unica piattaforma online

Come si possono portare su internet i servizi forniti da enti locali in modo da evitare la segmentazione spesso osservata da cittadini e imprese? Questa domanda era alla base del progetto OASIS, che per rispondervi ha creato una piattaforma chiamata Ozwillo. In un ambiente unico la piattaforma favorisce l’accesso alle informazioni, e la loro condivisione, da parte dei servizi pubblici partecipanti.

Nel 2016 in molte regioni d’Europa cittadini e imprese affrontano ancora la difficoltà se non l’impossibilità di trovare su internet le informazioni e i servizi forniti dagli enti pubblici locali, e laddove ci riescono le informazioni sono spesso segmentate in modo tutt’altro che intuitivo. “Gli attori pubblici sono ancora legati alla cultura del potere associato alla detenzione delle informazioni; non hanno ancora assimilato il cambiamento di contesto in corso, nel quale la condivisione delle informazioni crea valore ed efficienza permettendo il lavoro collaborativo e il risparmio di denaro che andrebbe altrimenti speso in problemi di gestione o legali” afferma Bruno Thuillier, coordinatore del progetto OASIS (Openly Accessible Services and Interacting Society) che ha creato Ozwillo. Insieme ai suoi colleghi Thuillier sostiene che collegare i servizi in un unico ambiente permetterà alle pubbliche amministrazioni di fare miglior uso delle informazioni di clienti e imprese adattando i servizi pubblici (servizi elettronici) in modo che rispondano meglio alle loro esigenze. Si aspetta che ciò porterà a servizi più accessibili, intuitivi, gestiti in modo più efficiente e meno costoso. Queste idee sono state realizzate con Ozwillo, che ha sfruttato piattaforme aperte e architettura cloud per fornire a cittadini, enti pubblici e imprese una serie iniziale di 12 applicazioni. “All’inizio abbiamo scelto applicazioni per elaborare una catena completa di dematerializzazione; non siamo però riusciti ad adattarle tutte perché i fornitori di gestione finanziaria, risorse umane, fatturazione ecc. lavorano con software che non possono essere trasferiti sul cloud senza essere completamente ri-sviluppati”, ricorda Thuillier. “Così la nostra scelta si è modificata fino a includere un ampio pannello di casi d’uso dal turismo a sviluppo economico, aggiudicazione di appalti, filiera corta, cartografia partecipativa ecc. Alla fine della fase pilota avevamo 26 applicazioni: molto più di quanto ci saremmo aspettati”. Pubblica, condividi e trova la tua ispirazione L’infrastruttura scalabile al cuore di Ozwillo permette alle applicazioni di pubblicare, richiamare e condividere i dati. “Le applicazioni gestionali utilizzate dagli enti pubblici possono essere adattate una sola volta alla piattaforma Ozwillo dai fornitori di servizi, senza bisogno di sviluppare connessioni con ognuna delle altre applicazioni. Ciò significa che la condivisione dei dati può avvenire direttamente e automaticamente tra le applicazioni, tranne per i dati personali che sono condivisibili solo per iniziativa della persona interessata,” spiega Thuillier. I dati sono collegati semanticamente tra loro e a specifici depositi digitali di dati come ISO, Eurostat, l’Ufficio nazionale di statistica, ecc. Un esempio di applicazione di Ozwillo è “Agrilocal”, una piattaforma francese di aggiudicazione di appalti per la ristorazione scolastica locale. I produttori locali accettano di rendere accessibili i propri dati (dettagli dell’organizzazione, produzione ecc.) agli enti pubblici (Camera dell’agricoltura, consiglio provinciale) creando il database comune più aggiornato del territorio. Ciò è riutilizzato in altre applicazioni come InvProm, un’applicazione turca per la gestione delle aree di attività. Un altro esempio è l’applicazione spagnola “Environmental Incidents Management”, che mira a raccogliere ed elaborare le segnalazioni dei cittadini sugli incidenti stradali: è compatibile con l’utilizzo di un’applicazione francese per dispositivi mobili chiamata Javise, che permette ai cittadini di segnalare gli incidenti a diverse autorità pubbliche. Questa compatibilità può ispirare anche gli enti pubblici a creare applicazioni completamente nuove con i dati condivisi da altri utenti. Sviluppo continuo Ozwillo può già essere usata da oltre 250 organizzazioni e più di 1500 persone, ma Thuillier e la sua squadra non hanno intenzione di fermarsi qui. La piattaforma continua a beneficiare del finanziamento da parte del governo francese, sono attese nuove applicazioni ed è stata creata un’associazione che riunisce metà dei membri del consorzio OASIS e nuovi membri pubblici e persone private. Anche un primo investitore privato si è unito a Ozwillo per favorirne lo sviluppo e, ultimo ma non meno importante, sono stati firmati i primi contratti con i fornitori delle applicazioni. “Abbiamo svolto due studi di mercato e creato una roadmap per lo sviluppo graduale dei servizi relativi alla gestione dei dati”, dice Thuillier. “Da allora abbiamo adattato la nostra comunicazione e accolto nuovi partner come FNCCR, unione nazionale francese degli enti pubblici che gestiscono le reti (elettricità, gas, petrolio, Internet), per favorire la gestione dei dati dagli oggetti collegati a dall’IoT. L’iniziativa Città Intelligenti è un mercato strategico per Ozwillo”. È stato inoltre avviato un progetto co-istituito con un’unione intermunicipale che rappresenta 260 enti pubblici nel sud della Francia per creare una versione senza marchio del portale Ozwillo per il territorio regionale della Provenza-Alpi-Costa Azzurra (regione PACA). Thuillier è fiducioso che tutti questi progressi beneficeranno direttamente tutti i partner e le regioni in Europa.

Parole chiave

Servizi online, servizi elettronici, enti pubblici, piattaforme aperte, architettura cloud

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