Sensori all’avanguardia per il rilevamento di bombe
L’aumento esponenziale di IED è strettamente correlato all’enorme mole di informazioni disponibili sui metodi di costruzione di questi ordigni e alla relativa facilità con cui è possibile procurarsi le sostanze chimiche per poterli realizzare. Non esistono sensori specializzati in grado di rilevare tracce di materiali utilizzati nella fabbricazione delle bombe. Partendo da questo presupposto, il progetto BONAS (Bomb factory detection by networks of advanced sensors), finanziato dall’UE, ha tentato di creare una nuova rete di sensori senza fili in grado di rilevare tracce chimiche di vapori esplosivi presenti nell’aria. Questo sistema consente di inviare rapidamente messaggi di allerta ai servizi di sicurezza che possono, in tal modo, proteggere i cittadini dalle minacce correlate agli ordigni esplosivi improvvisati. I partner del progetto hanno ideato e sviluppato una rete e una serie di dispositivi di accompagnamento di telerilevamento e in situ destinati a un’ampia gamma di composti e caratterizzati da bassi tassi di falsi allarmi. Le soluzioni tecnologiche create nell’ambito dell’iniziativa BONAS sono state testate attraverso il monitoraggio di varie sostanze sospette presso un aeroporto militare italiano e l’Agenzia svedese per la ricerca nel campo della difesa in collaborazione con il progetto EMPHASIS del 7º PQ. Tutti i dispositivi si prestano facilmente a essere nascosti e alcuni di essi sono persino portatili. I servizi di sicurezza sono in grado di identificare una bomba piazzata all’interno di un edificio o di un veicolo grazie alla presenza di una serie di sensori che monitorano la composizione chimica delle molecole presenti nell’aria esterna. I sensori sono installati in una rete che invia messaggi di allerta alle autorità preposte all’applicazione della legge in caso di rilevamento di tracce di esplosivi e avvisa con largo anticipo le unità antiterrorismo per sventare azioni terroristiche programmate. Per il rilevamento di una fabbrica di bombe viene utilizzata una serie di sensori in grado di analizzare i composti volatili, i residui di particelle sospese nell’aria e le tracce di particelle nelle acque reflue delle zone sospette. Dopo aver ristretto la ricerca a un covo sospetto, il sistema utilizza sensori aggiuntivi. L’iniziativa BONAS ha sviluppato tecnologie di rilevamento in grado di garantire un’efficace mitigazione della produzione di bombe artigianali, che faciliterà le operazioni atte a contrastare le minacce legate agli ordigni esplosivi improvvisati.
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