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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Development of a bioartificial liver therapy in acute liver failure

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Terapia del fegato bioartificiale

L’insufficienza epatica acuta è una sindrome clinica devastante con un tasso di mortalità dal 60 all’80 %. Un fegato bioartificiale (BAL) che sostenga il ripristino del fegato naturale o copra il periodo fino alla disponibilità del fegato di un donatore sarebbe un salvavita.

Un BAL è un bioreattore caricato con potenzialmente 10 miliardi di epatociti incorporati. Il BAL utilizzato consiste in una combinazione di un bioreattore con la linea di cellule epatiche umane HepaRG che imita in larga misura il fegato umano. Questo dispositivo extracorporeo di supporto sostituisce temporaneamente la funzione epatica. Il BAL ideale si basa su cellule umane che imitano il funzionamento di un normale fegato, e deve svolgere tre compiti principali: detossificazione, sintesi proteica e regolazione epatica dell’omeostasi. HepaRG è l’unica linea di cellule umane al mondo in grado di svolgere questi compiti chiave, in particolare nella combinazione con il bioreattore AMC il quale fornisce un ambiente che promuove la maturazione cellulare. Esperimenti preclinici hanno rivelato l’efficacia, la sicurezza e la fattibilità dei sistemi BAL in un piccolo modello preclinico. Il consorzio BALANCE (Development of a bioartificial liver therapy in acute liver failure), finanziato dall’UE, ha sviluppato e potenziato l’AMC-BAL e ha testato il BAL in un ampio modello preclinico. La linea cellulare ha rivelato una funzionalità stabile e non cancerogena durante la crescita su agar soffice e in un modello murino ummunodeficiente in vivo. Il bioreattore è stato potenziato e ha soddisfatto sutti i criteri normativi per la sicurezza biologica e chimica, integrità fisica e funzionalità. Le condizioni di coltura del HepaRG-BAL sono state ottimizzate e si è constatato che la coltura di BAL diminuiva la sensibilità alla tossicità plasmatica, il che usggerisce che i trattamenti singoli ripetitivi BAL aumenteranno l’efficienza terapeutica, al contempo abbassando i costi. È stato sviluppato con successo un modello clinico non umano appropriato basato sul sovradosaggio di paracetamolo. Lo studio centrale ha dimostrato che i danni importanti a reni, muscoli e fegato erano rallentati o addirittura invertiti nei soggetti trattati con BAL. Ulteriori studi sui campioni della biobanca sono ancora in corso. È stata istituita la documentazione normativa per l’avvio degli studi clinici in Europa, incluso il protocollo clinico e i moduli per i casi di studio che possono essere valutati attraverso il sito web del progetto. Questo verrà usato in un futuro studio clinico completo. Sono stati messi a punto un’analisi di mercato e piano aziendale completo in vista della continuazione della ricerca e le prossime fasi cliniche previste. L’impatto potenziale sull’assistenza sanitaria di un sistema BAL efficace è immenso. In futuro potrebbe offrire una migliore prospettiva a migliaia di pazienti, in termini di sopravvivenza all’insufficienza epatica acuta.

Parole chiave

Fegato bioartificiale, insufficienza epatica, HepaRG, approvazione normativa, protocollo clinico

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