Violenza politica, memorie pubbliche e formazione degli stati
Il progetto POLITICAL VIOLENCE ("Political violence legitimization in Ireland and Cyprus") ha studiato le prove ricavate da documentazione storica di entrambe le isole. Parallelamente, la ricerca ha considerato i periodi successivi, dopo la presenza del Regno Unito. L'interesse qui si è incentrato sulle memorie pubbliche delle rivolte e come si siano interconnesse nei processi di consolidamento dei nuovi Stati che ne sono nati. Sono stati esaminati sia i materiali secondari che le fonti d'archivio delle due aree. La ricerca ha anche comportato oltre 30 interviste approfondite di partecipanti e spettatori ciprioti degli eventi che si sono svolti lì durante i 4 anni in questione. I risultati indicano che la legittimazione di violenza politica è situazionale. È il risultato di molti processi paralleli che integrano le rappresentazioni di violenza e gli impegni collettivi. Anche se vi sono alcune differenze generali tra i due casi, Cipro e Irlanda presentano somiglianze di forma. Ad esempio, il discorso relativo a Cipro ha incluso un pubblico molto più ampio rispetto all'Irlanda. A Cipro, la rivolta nazionalista e la violenza britannica antirivolta sono state centrali per il discorso della legittimità. Tuttavia, in Irlanda, dove la violenza si è sfogata essenzialmente nel periodo tra le guerre, il centro del discorso si è maggiormente imperniato sulla legittimità dello Stato (Regno Unito) e sulla richiesta nazionalistica per una repubblica. I confronti hanno evidenziato una differenza chiave nella configurazione generale dei pubblici delle due isole. A Cipro, le persone che simpatizzavano con la rivolta e le persone che vi si opponevano convivevano tra loro e con la violenza. In Irlanda invece, gran parte del discorso si è sviluppato da una distanza relative e ha rappresentato il riflesso di opinioni (variate e fluttuanti) di terze partii. POLITICAL VIOLENCE ha anche preso in considerazione i rispettivi periodi del consolidamento dello stato a Cipro e in Irlanda. Le sue ricerche hanno sottolineato le differenze nello sviluppo del conflitto tra coloro che sostenevano il compromesso e coloro che lo ritenevano un tradimento. In ciascun posto, questo sviluppo ha svolto un ruolo pesante sul modo con cui era raffigurata, configurata e riconfigurata la memoria collettiva della violenza della rivolta. È in fase di completamento un libro che descrive la ricerca e i risultati del progetto. Le conclusioni di POLITICAL VIOLENCE offrono conoscenze approfondite di particolare rilevanza sulle storie dei due stati anche ancora devono affrontare questioni irrisolte. I risultati e le conoscenze creatisi sono interessanti sia per gli studiosi accademici di sociologia storico-comparata e politica comparata, che per i responsabili delle decisioni politiche. Il libro influenzerà anche i dibattiti politici e teorici sulla violenza e il suo ruolo nella formazione degli stati..