Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-04-13

Article available in the following languages:

Come prevenire la diffusione dei germi negli ospedali

Un gruppo di ricercatori ha sviluppato un materiale adesivo antimicrobico che potrebbe essere applicato sulle pareti e i pavimenti degli ospedali per ridurre al minimo la contaminazione.

Le infezioni provocate da microrganismi quali batteri, virus e alcuni parassiti, in particolare da quelli resistenti ai farmaci, noti come superbatteri, sono una grande minaccia alla salute in tutto il mondo. La loro presenza negli ospedali porta all’aumento della mortalità, a una maggiore sofferenza dei pazienti e all’incremento dei costi sanitari. Il progetto FLEXPOL, finanziato dall’UE, ha sviluppato una soluzione per contrastare questo problema grazie a una combinazione di materiali e strutture superficiali volti a fornire un nuovo metodo di sterilizzazione. Il gruppo responsabile del progetto ha prodotto una pellicola adesiva a tre strati in polipropilene (PP), una materia prima impiegata in applicazioni di confezionamento alimentare. In un articolo uscito sul sito web della pubblicazione digitale «Open Access Government», il responsabile del progetto, Maximilian Kosel del Fraunhofer Institute for Production Technology (IPT), spiega il funzionamento della tecnologia: «Mentre gli strati esterni della pellicola sono realizzati in un materiale in PP dotato di una rigidità molto elevata, in modo da fornire la massima resistenza all’abrasione, lo strato interno è costituito da una categoria di PP idonea per l’introduzione di sostanze attive nella pellicola». Queste sostanze attive, che vengono rilasciate in modo controllato, sono oli essenziali estratti da risorse naturali quali origano o timo, caratterizzate da un’elevata efficienza antimicrobica. Lo strato superiore combina micro e nanostrutture che imitano la pianta del loto, le cui foglie possiedono proprietà autopulenti. Il materiale sviluppato dai partner di FLEXPOL impedisce all’acqua di formare aree umide, ostacolando di conseguenza la crescita dei batteri. «La combinazione di “micropilastri” e “nanospuntoni” (in silicio nero) causa angoli di contatto con l’acqua molto elevati, il che origina un comportamento altamente idrofobico e crea un “effetto loto” sulla superficie. Dato che i batteri hanno bisogno di un mezzo per crescere, l’assenza di acqua rappresenta un ostacolo efficace allo sviluppo e alla diffusione dei microrganismi sulla superficie.» Kosel aggiunge: «Persino prima di aggiungere gli oli allo strato interno era già provato che, da sola, la struttura era dotata di proprietà antimicrobiche ed era in grado di ridurre il numero iniziale di batteri Escherichia coli (E. coli) del 90 % in 90 minuti». Il gruppo responsabile del progetto ritiene che la riduzione della trasmissione delle infezioni in ambienti ospedalieri comporterà un minor impiego di antibiotici, contribuendo in ultima analisi alla lotta contro il pericoloso aumento di batteri multifarmaco-resistenti. Il materiale fornirà una protezione duratura con una buona resistenza alle superfici che vengono toccate frequentemente e garantirà l’igiene e la sicurezza dei pazienti, limitando l’uso dei disinfettanti. Un’ampia gamma di applicazioni Il progetto triennale FLEXPOL (Antimicrobial FLEXible POLymers for its use in hospital environments), attualmente in corso, si concluderà alla fine del 2019. Oltre all’assistenza sanitaria, i partner del progetto hanno individuato altri campi di applicazione, tra cui i trasporti pubblici, i beni di consumo e l’edilizia. Il materiale di FLEXPOL, ad esempio, potrebbe essere utilizzato per sterilizzare le superfici di autobus o aeromobili, oppure per i bagni pubblici installati negli snodi dei trasporti e all’interno degli aeroporti. Secondo il sito web del progetto, anche i fabbricanti di svariati beni, dai telefoni cellulari e i tablet ai giocattoli, nonché il settore degli imballaggi destinati alla produzione agroalimentare, potrebbero beneficiare della pellicola antibatterica di FLEXPOL. I materiali, le strutture e i processi sviluppati da FLEXPOL sono già stati testati in laboratorio. Il gruppo responsabile del progetto ha dichiarato che FLEXPOL si trova attualmente nella fase di pre-commercializzazione. «Una convalida finale in ambiente ospedaliero dimostrerà l’efficienza della pellicola in condizioni reali», osserva lo stesso articolo. Per ulteriori informazioni, consultare: sito web del progetto FLEXPOL

Paesi

Germania

Articoli correlati