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Contenuto archiviato il 2023-03-24

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Ricercatori dell’UE sollevano la questione dell’affaticamento dei piloti

Secondo un nuovo studio pubblicato dal progetto FUTURE SKY SAFETY, finanziato dall’UE, la metà dei piloti delle compagnie aeree crede che l’affaticamento non sia preso nella dovuta considerazione da parte delle compagnie aeree, sollevando questioni riguardo la sicurezza nell’ambito del settore dell’aviazione europea.

Sicurezza icon Sicurezza

Lo studio condotto dai membri del consorzio London School of Economics (LSE) ed Eurocontrol, in collaborazione con l’European Cockpit Association, è il primo studio su larga scala della percezione dei piloti della sicurezza in questo settore. In generale, l’aviazione europea rimane un’industria ultra-sicura con una rimarchevole storia di sicurezza e una bassa frequenza di incidenti e incidenti sfiorati. Di conseguenza, “la cultura della sicurezza”, definita nella relazione come “norme, valori e pratiche riguardanti la sicurezza condivise dai gruppi che gestiscono il rischio in un’organizzazione” è diventata un fondamento dell’efficace sistema di gestione della sicurezza dell’Europa. Risultati preoccupanti Il rapporto però, che ha visto la partecipazione di 7239 piloti (il 14 % di tutti i piloti commerciali dell’Europa) solleva alcune importanti questioni riguardo la percezione dei piloti della sicurezza nell’aviazione. In particolare, il 51 % dei piloti intervistati ha riferito che la stanchezza non è presa sul serio dalla compagnia area mentre il 28 % pensa di non avere abbastanza personale per svolgere il proprio lavoro in sicurezza. Ancora più rilevante è il fatto che meno del 20 % dei piloti intervistati pensa che la compagnia aerea si interessi al loro benessere. In generale però i risultati hanno messo in luce che le percezioni della cultura della sicurezza sono in generale positive tra i piloti. La grande maggioranza non pensa di dover correre rischi che li fanno sentire a disagio per quanto riguarda la sicurezza e ha indicato un alto grado di fiducia nei loro colleghi. Di conseguenza, i risultati mostrano che la più grande preoccupazione sembra essere la stanchezza e la mancanza di personale e che molti credono che di avere programmi di lavoro troppo impegnativi. Lo studio ha rivelato anche significative differenze nelle valutazioni dei piloti circa la cultura della sicurezza a seconda di diversi fattori, come il tipo di compagnia aerea per il quale lavorano o il tipo di contratti con i quali operano. I piloti che lavorano con contratti atipici o per compagnie low cost e cargo hanno una percezione più negativa riguardo la cultura della sicurezza rispetto ai colleghi che lavorano con contratti di lavoro più sicuri e per compagnie aeree vettori di rete. Raccomandazioni per azioni future A seguito di un’analisi completa dei risultati dello studio, i ricercatori del progetto hanno raccomandato tre linee d’azione che dovrebbero essere applicate dall’industria dell’aviazione a fronte dei risultati. Innanzitutto identificare le cause e le potenziali soluzioni nei settori della cultura della sicurezza nell’ambito dell’aviazione europea che erano percepite in modo meno positivo dai piloti, come l’affaticamento e l’impegno verso la sicurezza da parte dell’amministrazione. In secondo luogo di cominciare a misurare sistematicamente e a studiare la cultura della sicurezza nelle compagnie aeronautiche commerciali come si fa in altri settori critici per la sicurezza, come il petrolio e il gas. Infine, i ricercatori invitano l’industria a prendere in considerazione opportunità per un apprendimento inter-organizzativo sulla cultura della sicurezza (per es. condividere le migliori pratiche tra organizzazioni). “Piloti, linee aeree e regolatori devono dare inizio a un dialogo per capire cosa comportano questi risultati per l'industria,” ha commentato il co-autore, il dott. Tom Reader. “Questo contribuirà ad affrontare i problemi sollevati dai piloti e in questo modo identificare cosa si potrebbe cambiare per mantenere la cultura della sicurezza positiva nell’ambito dell’industria, assicurando allo stesso tempo che l’aviazione europea conservi la sua competitività.” Il suo collega e co-autore, il dott. Anam Parand ha detto anche: “Anche se il nostro studio non mostra un collegamento di causa ed effetto tra la stanchezza e gli incidenti, la probabilità che i piloti stanchi abbiano un impatto sulla sicurezza è sicuramente un problema che deve essere affrontato. Ci sono stati degli incidenti in cui una delle cause principali sembra essere stata la stanchezza.” Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto

Paesi

Paesi Bassi

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