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Contenuto archiviato il 2023-03-24

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Un grande progresso nel campo cinematografico potrebbe permettere 3D senza occhiali

Un team di ricercatori statunitensi e israeliani, in parte finanziati dall’UE, ha sviluppato uno schermo cinematografico davvero pioneristico in grado di mostrare film in 3D senza bisogno di occhiali.

In un nuovo articolo, il team del Laboratorio di scienze informatiche e intelligenza artificiale (CSAIL) del MIT e dell’Istituto Weizmann di Scienze in Israele ha dimostrato un display che permette a chi va al cinema di vedere film in 3D senza bisogno degli appositi ingombranti occhiali. L’articolo è stato presentato alla conferenza di computer-grafica SIGGRAPH che si è tenuta ad Anaheim, California, dal 24 al 28 luglio 2016. Il nuovo Cinema 3D Si chiama “Cinema 3D”, il sistema prototipo che usa una speciale gamma di lenti e specchi che permettono agli spettatori di guardare lo stesso film in 3D da qualsiasi poltrona del cinema. In un normale cinema 3D che richiede l’uso degli occhiali, si usa solo una barriera. “I metodi attuali di 3D senza occhiali richiedono schermi i cui requisiti di risoluzione sono tanto enormi da non essere per niente pratici,” ha commentato il professor Wojciech Matusik del MIT. “Questo è il primo approccio tecnico che permette un 3D senza occhiali su larga scala.” Anche se si tratta di un grande progresso che potrebbe rivoluzionare l’esperienza del cinema del XXI secolo, il team di ricerca ci tiene a sottolineare che questa tecnologia non è ancora pronta per il mercato. Sono però ottimisti che le versioni future permetteranno alla tecnologia di progredire verso una fase nella quale la maggior parte dei cinema potrà offrire alternative per film 3D senza occhiali. Il 3D senza occhiali esiste già ma non in un modo che gli permette di essere adattato per i cinema. I metodi 3D tradizionali per i televisori usano una serie di fessure di fronte allo schermo (una “barriera di parallasse”) che permette a ogni occhio di vedere un set diverso di pixel, il che ha come risultato la creazione di un simulato senso di profondità. Ma perché le barriere di parallasse devono essere a una distanza costante dallo spettatore, questo metodo non è pratico per i cinema, nel quale gli spettatori siedono ad angoli e distanze diversi dallo schermo. Altri metodi – uno dei quali è stato anch’esso sviluppato al MIT – comportano lo sviluppo di proiettori fisici completamente nuovi che coprono tutta la gamma angolare del pubblico, ma questo spesso a costo di una risoluzione dell’immagine minore Come funziona Cinema 3D L’idea centrale di Cinema 3D è che le persone nei cinema muovono la testa solo su una serie di angoli molto piccola, limitata dalla larghezza della poltrona. Di conseguenza, basta mostrare solo una stretta gamma di angolazioni e replicarla per tutte le poltrone del cinema. In effetti, il sistema Cinema 3D codifica diverse barriere di parallasse in un display, in modo che ogni spettatore veda una barriera di parallasse su misura per la sua esatta posizione nel cinema. Questa gamma di visioni viene poi replicata in tutto il cinema da una serie di lenti e specchi nell’ambito della speciale ottica del sistema. Questo sfrutta il fatto che l’esperienza del cinema è fissa in una posizione (seduti su una poltrona), mentre la televisione 3D deve tener conto del fatto che le persone si muovono per guardare da angolazioni diverse, il che significa che deve esserci una divisione di un numero limitato di pixel proiettati. Questo perché lo spettatore può vedere l’immagine da qualunque posto si trova rispetto alla televisione. Cinema 3D al momento non è però molto pratico, il prototipo del team infatti ha bisogno di 50 set di specchi e lenti, ma è poco più grande di un normale block notes. Il prof. Matusik dice che il team adesso spera di costruire una versione più grande del display e di rifinire ulteriormente l’ottica per migliorare la risoluzione dell’immagine. “Rimane da vedere se questo metodo sia attuabile dal punto di vista finanziario al punto di ampliarlo fino a un cinema di normali dimensioni,” ha dichiarato. “Siamo però ottimisti e crediamo che sia un importante passo avanti per lo sviluppo di 3D senza occhiali per spazi più grandi, come i cinema e gli auditorium.” Il finanziamento dell’UE che ha contribuito allo sviluppo di Cinema 3D è stato conferito all’Istituto Weizmann di Scienze nell’ambito del progetto COMPCAMERAANALYZ. Per maggiori informazioni, consultare: Pagina del progetto su CORDIS

Paesi

Israele

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