Tecnologia GNSS per una migliore mappatura della biomassa
Non solo il Brasile è un paese grande, la maggior parte del suo territorio è coperta dalla fitta foresta amazzonica. Cercare di gestire una zona così accidentata e isolata usando tradizionali strumenti di mappatura, misurazione e gestione del territorio è semplicemente impossibile. C’è bisogno di una nuova tecnologia di gestione - è questa tecnologia si chiama COREGAL. Il progetto COREGAL si propone di sfruttare il potere combinato della tecnologia di posizionamento e della riflettometria per creare una piattaforma aerea a basso costo e senza equipaggio per la mappatura della biomassa delle foreste amazzoniche brasiliane. Questa innovativa piattaforma è la prima nel suo genere e associa la tecnologia GNSS a sistemi di droni o UAV (veicoli aerei senza equipaggio). Tradizionalmente questo tipo di lavoro era svolto usando varie tecnologie di sensori e fonti di informazione. COREGAL cambia questo approccio portando sul mercato un nuovo sensore in grado di fornire dati aggiuntivi per migliorare ulteriormente i prodotti esistenti. Da una parte quindi, gli UAV di COREGAL sono provvisti di un ricevitore GNSS che usa Galileo e funge da sensore principale per posizionare informazioni e stime della biomassa. Poiché però i segnali di Galileo non sono sempre in grado di attraversare la fitta volta della giungla brasiliana, la piattaforma COREGAL associa questo ricevitore tradizionale a segnali GNSS riflessi (GNSS-R) che possono farsi strada attraverso questo tipo di ambiente. In questo modo, la piattaforma dà all’utente finale una soluzione molto precisa e a costi più bassi per la gestione della terra e la mappatura della biomassa. Come funziona il sistema? Nel sistema COREGAL, il satellite GNSS nello spazio funge da trasmettitore e l’UAV svolge il ruolo di ricevitore. Il segnale trasmesso dal satellite è riflesso dal terreno e acquisisce informazioni sulle caratteristiche della superficie – tra cui gli ostacoli – lungo il percorso. Questo segnale riflesso viene poi ricevuto dal sensore di biomassa dell’UAV, che estrae i dati sulla superficie riflessa (per es. il terreno) dai segnali riflessi. In particolare per la sua applicazione nella mappatura della biomassa, poiché il segnale è riflesso attraverso la volta formata da alberi, rami e foglie, si raccolgono importanti dati sulla biomassa che in seguito vengono estratti dal ricevitore UAV. “L’integrazione di posizionamento e riflettometria in un unico dispositivo dentro un UAV offre molti vantaggi,” spiega il coordinatore del progetto Pedro Freire da Silva. “Inoltre le proprietà del segnale GNSS-R permettono un livello di saturazione più basso rispetto ai tradizionali sistemi radar, dando all’utente finale una maggiore sensibilità a un livello più alto di densità di biomassa.” Benefici e prossimi passi Conoscere la biomassa di una zona è essenziale per essere in grado di valutare il potenziale economico, di salvaguardia e di biocarburante di una data superficie. Questi dati sulla biomassa inoltre si possono usare per stimare la quantità di carbonio immagazzinata in una foresta – il che è importante per capire le potenziali conseguenze ambientali e climatiche quando si pianifica uno specifico uso della terra. Con queste informazioni a disposizione, i governi locali possono prendere provvedimenti per ridurre le attività di deforestazione e degradazione della foresta che potrebbero produrre gas nocivi. Attualmente sono in corso campagne di prova per verificare la piattaforma COREGAL. Anche se il primo volo di prova recentemente effettuato è stato un successo, Silva fa presente che ci sono state difficoltà lungo il percorso. Per esempio, durante diverse campagne di prova, sono state notate varie fonti di interferenza, che rendono più difficile la ricezione del segnale di Galileo, che si basa sulla banda di radio-frequenza E5. Ciononostante, il coordinatore del progetto rimane ottimista: “Pensiamo che questi test dimostreranno la fattibilità commerciale del concetto di COREGAL per la misurazione della biomassa,” dice Silva. “Il vantaggio fondamentale della piattaforma è la sostanziale riduzione dei costi e la maggiore precisione nella mappatura della biomassa.” Silva osserva inoltre che il progetto dovrebbe aiutare a rendere più veloce l’adozione della tecnologia basata su Galileo in Brasile, con potenziali benefici per progetti e iniziative imprenditoriali europee in questo settore. Per maggiori informazioni, consultare: Sito web del progetto
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Portogallo