Esplorazione e sfruttamento di interfacce di ossidi ingegnerizzate
Sottili strati di materiali di ossidi danno origine a una sorprendente varietà di fenomeni elettronici e ionici. Tuttavia, nonostante gli enormi progressi compiuti in tale direzione, affinché questi materiali possano esprimere interamente il proprio potenziale applicativo, gli scienziati dovranno risolvere numerosi problemi sul piano sperimentale e teorico. Partendo da tale presupposto, il progetto OXIDES ("Engineering exotic phenomena at oxide interfaces"), finanziato dall'UE, è stato concepito ai fini della creazione di "fenomeni esotici" sulle interfacce di ossidi. L'iniziativa, dallo spiccato carattere pratico, era incentrata su effettive interazioni con gli sperimentatori, tese a sviluppare tecniche di modellizzazione relative ai principali tipi di interfacce di ossidi. Un ulteriore obiettivo consisteva nell'utilizzo di tali strumenti ai fini della progettazione di una nuova generazione di nanomateriali stratificati con proprietà uniche. In linea con tali principi, il team OXIDES ha sviluppato nuove tecniche teoriche e di simulazione, contribuendo all'identificazione e alla caratterizzazione di strati strutturati di ossidi dotati di un enorme potenziale. I ricercatori hanno inoltre considerato la possibilità di integrare i materiali stratificati in dispositivi reali il cui prototipo, che verrà creato prima della chiusura del progetto, spianerà la strada a specifiche applicazioni elettroniche generalmente inaccessibili mediante le tradizionali tecnologie a base di silicio. È in corso la presentazione della domanda di brevetto di tale dispositivo accompagnata dall'elaborazione di piani di azione relativi ai lavori futuri e destinati alla valorizzazione dei risultati raggiunti.