I servizi di sicurezza arrivano dai satelliti
Gli scienziati impegnati sul fronte dell'iniziativa G-MOSAIC si sono prefissati l'obiettivo di creare due tipi di servizi pilota per il programma sul monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza (GMES), che consistono, da un lato, in interventi incentrati su operazioni di gestione delle crisi e, dall'altro, in attività correlate all'intelligence e all'allerta immediata, nell'ambito, ad esempio, di programmi di prevenzione delle crisi. I prodotti G-MOSAIC sono stati ulteriormente suddivisi in base ai cinque domini di sicurezza di riferimento, ovvero, gestione delle crisi, attività critiche, migrazione e confini, risorse naturali e non proliferazione. L'iniziativa, che è riuscita nel suo intento di dimostrare il valore aggiunto di una gamma di prodotti informativi ottenuti dall'osservazione della Terra a vari utenti operanti nel settore della sicurezza, è culminata in uno studio del panorama tecnologico mediante la proposta di un portafoglio di prodotti preoperazionali e di risorse che richiederebbero un ulteriore approfondimento degli aspetti legati a R&S. Un altro importante obiettivo consisteva nella dimostrazione della sostenibilità dell'offerta dei servizi. Tuttavia, in parte a causa della sussistenza di questioni aperte correlate al quadro istituzionale, come ad esempio la governance della sicurezza nell'ambito del programma GMES, sono state registrate alcune lacune in termini di chiarezza sul piano delle informazioni relative ai costi e di completezza delle analisi relative ai conseguenti meccanismi di finanziamento. Nell'ambito del progetto G-MOSAIC, si è assistito a una progressione dalle attività di R&S ai servizi preoperazionali sul piano della sicurezza del programma GMES, che ha registrato un forte coinvolgimento di utenti nel processo. Nel corso dell'iniziativa, sono state completate complessivamente oltre 60 attivazioni che hanno coinvolto all'incirca 40 organizzazioni di utenti. Nel portafoglio di prodotti dell'iniziativa G-MOSAIC, i servizi correlati alla gestione delle crisi rappresentano certamente l'area più matura che ha già offerto interventi tempestivi a sostegno delle varie operazioni. Sebbene i servizi di intelligence e di allerta immediata sviluppati nell'ambito del progetto abbiano soddisfatto a pieno le esigenze degli utenti, si rivelano necessari ulteriori approfondimenti tesi a garantire il passaggio a un livello operazionale. È importante sottolineare come gli esperti siano stati in grado di portare a termine il progetto G-MOSAIC nonostante la presenza di vari ostacoli che, il più delle volte, sfuggivano al controllo del gruppo di lavoro. Queste difficoltà, che toccano un'ampia gamma di aspetti, hanno comunque suggerito importanti considerazioni utili per i progetti futuri, nonché per il mutevole quadro istituzionale attuale della sicurezza GMES, come ad esempio il coinvolgimento e l'impegno degli utenti, l'infrastruttura di servizi, la sinergia con altri servizi GMES, l'ordinamento dei dati, la convalida, la distribuzione dei prodotti, la politica in materia di dati, la standardizzazione e i costi. Partendo da questi presupposti, l'iniziativa G-MOSAIC svolge un importante ruolo precursore a favore dei due progetti in corso derivanti dall'invito 2012 del programma FP7-SPACE, ovvero G-NEXT ("Astronomical Resource Cross-matching for High Energy Studies") e SEXTANT ("Service provision of geospatial intelligence in EU external actions support"). Mentre il primo progetto si occuperà della preparazione dei servizi già maturi per la fase operazionale mediante una rete informale attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, il secondo consentirà di potenziare e ottimizzare i servizi meno sviluppati identificati nell'ambito dell'iniziativa G-MOSAIC.