Ottimizzazione della crioconservazione vegetale
Gli scienziati europei hanno studiato le procedure per conservare raccolte di germoplasma vegetale e le risorse genetiche che contengono. Nell'ambito del progetto CRYMCEPT, hanno usato la crioconservazione per lo stoccaggio e la conservazione a lungo termine del germoplasma, che prevedeva il mantenimento delle cellule vegetali o dell'intero tessuto a temperature ultrabasse. La tecnica bloccava tutte le attività biologiche, incluse le reazioni degradanti che portano alla morte cellulare. La tecnica sottoponeva il materiale vegetale a disidratazione osmotica o per evaporazione prima del raffreddamento. I partner del progetto CRYMCEPT presso l'Institut de Recherche pour le Devéloppment di Montpellier in Francia hanno studiato il comportamento termico dell'acqua. Lo studio è stato condotto usando la calorimetria differenziale a scansione (DSC), che ha fornito i mezzi essenziali per determinare le procedure migliori per la crioconservazione. Usando la DSC i ricercatori hanno determinato la durata di esposizione ottimale alla soluzione per la vetrificazione vegetale 2, che abbassa il tenore in acqua e inoltre altera il comportamento di congelamento dell'acqua restante. Sono anche riusciti a prevedere la durata ottimale dell'inaridimento su gel di silicio e dell'essicazione in un contenitore sterile. Per i tre processi la DSC è stata usata per minimizzare il rischio di danni ai cristalli di ghiaccio formati nei campioni vegetali quando vengono preparati per la crioconservazione. D'altra parte, le conoscenze sul comportamento dell'acqua possono ridurre il numero di test per approssimazioni successive necessari per sviluppare le procedure di crioconservazione per i nuovi tipi di germoplasma vegetale. Riducendo il tempo necessario per l'ottimizzazione di nuovi protocolli di crioconservazione, si accelererà l'introduzione di nuove specie minacciate di estinzione nelle criobanche delle risorse genetiche vegetali. La conservazione delle specie vegetali è essenziale per mantenere la biodiversità, oltre al successo a lungo termine dell'industria agricola e farmaceutica in Europa e dei programmi di allevamento vegetale.