Riduzione della vulnerabilità delle turbine eoliche galleggianti
Diverse combinazioni di vento e onde possono generare vibrazioni nocive nelle turbine eoliche posizionate in mare. Le instabilità che si creano possono danneggiare i componenti, avere effetti negativi sulla produzione di energia e ridurre le aspettative di vita. Il progetto STABCON ha studiato metodi passivi e attivi per superare questo fenomeno. Gli esperti in energia eolica dell'Energy research Centre of the Netherlands (ECN) hanno contribuito a STABCON sviluppando un software per le turbine eoliche galleggianti. Il programma, intitolato TURBU Offshore, utilizza un approccio di analisi spettrale. I componenti delle turbine eoliche come l'albero del rotore e le pale, vengono approssimati da un sistema di masse, molle ed elementi ammortizzatori. L'analisi fino a sei gradi di libertà di movimento (ad es. imbardata, rollio, piegatura ecc.) è possibile. Le equazioni del moto vengono effettuate usando un approccio lineare time-invariant con un sistema di coordinate fisse. Sono stati anche integrati diversi modelli ECN che coprono aspetti come lo stallo dinamico e il movimento della scia cilindrica. I produttori di turbine eoliche possono usare il TURBU Offshore per progettare prototipi che incorporano misure di controllo passivo e attivo. Una versione semplificata del software è a disposizione del pubblico, ma ECN consiglia l'uso di TURBU Offshore solamente a persone con qualifiche ed esperienza adeguate.