Misure contro le carenze idriche nella Turchia occidentale
Questo modello analitico condotto dal progetto SMART ha esaminato in particolare la regione occidentale dell'Anatolia che si affaccia sul Mar Egeo. La penuria d'acqua è un problema grave, che per la regione presenta implicazioni di natura istituzionale, legale, sociale ed economica, e si aggiunge ai problemi della distribuzione dell'acqua e dell'inquinamento ambientale.Analizzando in particolare i casi della baia di Izmir e del bacino idrografico di Gediz, lo studio ha evidenziato le problematiche inerenti alla gestione del territorio e delle risorse idriche. I due settori, come sottolineato dallo studio, sono tra loro strettamente dipendenti, dal momento che i problemi costieri nella baia di Izmir derivano dalle attività svolte nell'entroterra del bacino di Gediz. La baia di Izmir è stata studiata utilizzando il modello TELEMAC, e i risultati hanno dimostrato che l'inquinamento proveniente dal fiume Gediz tende a spostarsi lungo la costa verso l'accesso all'interno della baia. La fonte di inquinamento delle discariche, tuttavia, tende a coprire la maggior parte dell'interno della baia in direzione Est-Ovest. Per lo studio del bacino di Gediz è stato utilizzato Waterware, lo strumento analitico SMART. Lo studio ha rilevato che il miglioramento degli schemi di irrigazione, nei sistemi di trasporto o nel metodo di irrigazione dei campi, influisce positivamente sul bilancio idrologico del bacino. In base alle conclusioni dello studio, valutando la situazione del bacino di Gediz solo in base al bilancio idrologico, i primi provvedimenti da intraprendere per una gestione migliore del bacino riguarderebbero il miglioramento degli schemi di irrigazione attuali. Ciò è possibile riprendendo sistemi di trasporto e metodi di irrigazione dei campi che riducano al minimo le perdite idriche. Da questi possibili scenari, gli studiosi suggeriscono la necessità di ulteriori ricerche nella distribuzione delle acque, che è possibile analizzare in base ai dati quantitativi sulle acque disponibili. Il limite fondamentale per questo settore di ricerca, come indicato nel report, è la mancanza di dati sistematici sui livelli di acque freatiche e sul consumo di tali acque.
