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Sviluppare un piano generale per la circolarità del settore tessile

tExtended è entrato nella seconda fase dello sviluppo di un progetto per il recupero, il riutilizzo e il riciclaggio ottimizzati dei prodotti tessili dismessi.

Il progetto tExtended, finanziato dall’UE, sta lanciando la seconda fase del suo piano volto ad ottimizzare i flussi tessili e garantire che i materiali conservino il loro valore in modo sicuro e sostenibile. Le sue innovazioni contribuiscono a soddisfare l’esigenza di soluzioni efficienti al crescente problema globale costituito dalla generazione di rifiuti tessili. Fino al 40% del tessuto utilizzato nelle fabbriche viene scartato, oppure diventa rifiuto. Ancora più preoccupante è il fatto che meno dell’1% dei rifiuti tessili a livello mondiale viene riciclato per essere utilizzato in nuovi tessuti e che solo il 20% dei tessuti usati in Europa è riciclato allo scopo di essere impiegato come panni industriali o per altre applicazioni.

Definire il percorso verso la circolarità tessile

Per affrontare queste sfide, tExtended sta sviluppando un modello di riferimento, un piano generale basato sulla conoscenza per l’implementazione di un ecosistema tessile circolare che preveda il recupero effettivo dei tessuti, un ampio riutilizzo dei prodotti tessili, la valorizzazione dei rifiuti e un riciclaggio efficiente dei materiali tessili giunti al termine della loro vita utile. Dopo 2 anni di ricerca, il progetto sta entrando nella seconda fase di lavoro e sta avanzando nello sviluppo del suo quadro concettuale, una soluzione basata sulla conoscenza che punta alla conservazione della qualità. tExtended è incentrato sulla classificazione dei rifiuti tessili in base alla qualità e alle proprietà dei materiali identificati, ai requisiti dell’uso finale industriale previsto, agli aspetti economici, all’impatto ambientale della valorizzazione dei rifiuti tessili e ai processi di riciclaggio. Sono in corso progetti intesi a testare il quadro concettuale nell’ambito di un dimostratore collaborativo di simbiosi industriale-urbana su scala reale con l’obiettivo di dimostrare un potenziale di riduzione dei rifiuti tessili dell’80% e di esaminare le potenzialità di replica di tale dimostratore in diverse regioni. «Non vediamo l’ora di portare il nostro lavoro di progettazione del modello di riferimento alla fase successiva. Il settore tessile non dispone ancora di tecnologie e infrastrutture in grado di supportare efficacemente la transizione verso un modello circolare e riteniamo che le nostre soluzioni rafforzeranno la competitività e la resilienza attraverso la sostenibilità e la digitalizzazione, generando al contempo nuove attività commerciali», ha dichiarato Pirjo Heikkilä, scienziata senior presso il Centro finlandese di ricerca tecnologica VTT e coordinatrice del progetto tExtended, in un recente comunicato stampa. tExtended collauderà a breve le sue soluzioni a livello europeo e prevede inoltre di realizzare studi regionali localizzati al fine di valutare il potenziale di riproducibilità delle stesse in diverse regioni d’Europa.

Identificare gli ostacoli

La ricerca condotta nell’ambito del progetto ha consentito inoltre di identificare sei diversi ostacoli ai modelli di business circolari nel settore tessile. Come descritto in un recente articolo, tra di essi figurano barriere economiche, come l’elevato costo delle nuove soluzioni circolari, e tecnologiche, quali la mancanza di conoscenze o competenze tecnologiche rilevanti e la scarsità di tecnologie affidabili a disposizione sul mercato. La legislazione poco chiara in materia costituisce un ulteriore ostacolo alla circolarità, così come le barriere legate ai clienti, quale la mancanza di consapevolezza da parte di questi ultimi in merito alla qualità e ai vantaggi dei prodotti circolari. Un quinto tipo di barriera alla circolarità è che richiede molte più risorse e nuove competenze da parte delle aziende tessili, la cui capacità è attualmente limitata. L’ultimo ostacolo individuato è di natura culturale, in quanto la complessità dell’attività circolare richiede un cambiamento nella mentalità del personale, che in genere è resistente al cambiamento. Lo studio realizzato da tExtended (Knowledge Based Framework for Extended Textile Circulation) sugli ostacoli esistenti è stato condotto per fornire alle aziende del settore tessile una visione che le guidi nello sviluppo di modalità volte a superare queste barriere in futuro. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto tExtended

Parole chiave

tExtended, tessile, riciclo, circolare, rifiuti, ostacolo

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