Come possono i batteri aiutare a tenere pulite le navi?
L’acqua di sentina delle navi è una miscela di acqua di mare e di liquidi di scarto come carburanti, detergenti, particelle solide e oli. Lo scarico di residui di petrolio negli ambienti marini è vietato dai regolamenti marittimi e dalla legislazione europea. Il progetto ElectroSAnMBR, finanziato dall’UE, ha sviluppato un nuovo strumento di pulizia della sentina che combina l’elettrolisi con un bioreattore anaerobico per rimuovere efficacemente il 75 % delle sostanze chimiche nocive in 12 giorni. Il progetto è ora in evidenza nella nuova serie di video esplicativi di CORDIS intitolata «Make the Connection». Il sistema utilizza batteri incapsulati per proteggerli dagli effetti delle sostanze chimiche presenti nell’acqua di sentina. Lo strumento e-SAnMBR è abbastanza piccolo da poter essere installato sulle navi per pretrattare le acque di sentina, riducendo così il volume che necessita di un costoso trattamento in alto mare. «Fortunatamente, abbiamo scoperto che l’aggiunta della cella di elettrolisi microbica al fango ha permesso al bioreattore di produrre l’idrogeno e l’ossigeno necessari per le condizioni micro-aerobiche, accelerando la biodegradazione dei composti resistenti», Ioannis Vyrides, coordinatore del progetto. Per saperne di più su ElectroSAnMBR. «Make the connection with EU-science» è una serie di video esplicativi incentrati sul contenuto scientifico e sugli aspetti di implementazione dei progetti di ricerca dell’UE.
Parole chiave
ElectroSAnMBR, bioreattore, biodegradazione, sentina, nave, metanogeni, microorganismi, idrogeno, metano, cella di elettrolisi, biomassa