Aggiornamento su EPICA: Una metodologia innovativa aiuta i neolaureati a trovare lavoro e le aziende a trovare il talento giusto
Le micro-credenziali sono utili per le persone che vogliono aggiornarsi e riqualificarsi per soddisfare i requisiti del mercato del lavoro o per sviluppare le proprie competenze professionali dopo l’ingresso nel mondo del lavoro. Esse certificano i risultati di apprendimento delle esperienze di studio a breve termine, come un corso o una formazione sul pensiero critico, la risoluzione dei problemi e l’alfabetizzazione digitale. Queste e altre micro-credenziali danno alle aziende un’idea migliore delle competenze sviluppate da chi cerca lavoro. Basata su un portafoglio digitale, la metodologia valuta e assegna micro-credenziali per migliorare la qualità, la visibilità e la disponibilità di nuove competenze. «La metodologia che abbiamo sviluppato prevede due fasi: la prima fase consiste nella valutazione e nella certificazione delle competenze da parte del personale docente, mentre la seconda si concentra sulla creazione di un portafoglio digitale per il mercato del lavoro e i potenziali datori di lavoro», spiega Marcelo Maina, uno dei due ricercatori, professore presso la Facoltà di Psicologia e Scienze dell’Educazione dell’Università Aperta della Catalogna. «Gli studenti possono lavorare al loro portafoglio digitale durante gli studi o crearne uno come attività finale. Il portafoglio contiene le prove di ciò che hanno appreso (insieme alle auto-riflessioni), i traguardi raggiunti, i riconoscimenti ottenuti e così via. La parte di questo portafoglio digitale accessibile al pubblico funge da profilo professionale, mostrando micro-credenziali che accreditano le conoscenze e le prove, che possono essere di natura accademica o legate all’impegno professionale e sociale.» Nel 2021 il progetto EPICA (EPICA - Strategic partnership for the co-design of an innovative and scalable eportfolio ecosystem to improve the quality and visibility of skills) ha ottenuto il premio dell’UE Innovation Radar. «Il fatto che Innovation Radar abbia dato risalto al progetto è una forma di riconoscimento che ci dice che il lavoro che stiamo svolgendo ha un valore sociale e che quindi ora dovrebbe essere trasferito in modo da poter essere messo in pratica da altri programmi», commenta la seconda ricercatrice, la prof.ssa Lourdes Guàrdia della stessa facoltà. Secondo entrambi, i finanziamenti dell’UE sono stati fondamentali per sostenere il coinvolgimento delle diverse parti interessate verso obiettivi comuni, pur perseguendo quelli individuali. «Nel nostro caso, le università cercavano di aiutare i loro laureati nella ricerca di un impiego e di arricchire i loro programmi con metodi più solidi per valutare e certificare i risultati degli studenti», conclude il prof. Maina. «I datori di lavoro hanno fornito il loro punto di vista sulla preparazione degli studenti a entrare nel mercato del lavoro sulla base del portafoglio elettronico e della soluzione di micro-credenziali per le competenze utili per l’occupabilità, come un modo per migliorare la loro capacità di identificare i profili giusti e migliori per le esigenze attuali e future», aggiunge la prof.ssa Guàrdia. «E per l’azienda responsabile dello sviluppo della piattaforma che ha supportato questo processo, si è trattato di un’opportunità per assumere rischi controllati e migliorare le proprie possibilità di crescita con prodotti nuovi e innovativi.»
Parole chiave
EPICA, laureato, occupabilità, micro-credenziale, competenza, mercato del lavoro, datore di lavoro, studente