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Prototyping the most energy and cost efficient data center in the world: The Boden Type Data Center

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Sulla via per realizzare centri di elaborazione dati verdi, puliti ed economici in tutta Europa

L’impatto sull’ambiente dei centri di elaborazione dati rappresenta una preoccupazione crescente, in particolare in ragion del fatto che consumano all’incirca il 3 % dell’elettricità europea. Il progetto BodenTypeDC ha costruito un centro dati per soddisfare le esigenze relative a un incremento dell’efficienza energetica.

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Nel mondo odierno i centri di elaborazione dati sono diventati infrastrutture critiche in quanto custodiscono risorse cruciali, quali computer collegati in rete, sistemi di archiviazione e apparecchiature che consentono alle organizzazioni di ogni genere di operare senza problemi. «Nonostante la loro importanza per la continuità delle operazioni quotidiane, i centri dati devono aumentare la propria efficienza energetica, riutilizzare l’energia di scarto come il calore e avvalersi di una maggiore quantità di fonti di energia con l’intenzione di avvicinarsi alla neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2030», spiega Tor Björn Minde, responsabile dell’unità di elaborazione dati ICE Datacenter presso l’istituto di ricerca RISE Research Institutes of Sweden. La maggior parte dei centri di elaborazione dati consuma quasi la stessa quantità di elettricità per alimentare i propri sistemi di raffreddamento e i server da essi utilizzati. La maggior parte dei centri di elaborazione dati consuma la stessa quantità di elettricità per alimentare i propri sistemi di raffreddamento e i server da essi utilizzati. In un centro dati ordinario, quasi il 40 % dell’elettricità viene consumato dai sistemi di raffreddamento. Il progetto BodenTypeDC, finanziato dall’UE, ha costruito, collaudato e convalidato un centro di elaborazione dati chiamato Boden Type Data Center (BTDC) One che risulta efficiente sia dal punto di vista energetico, sia in termini di costi. Questa struttura viene alimentata mediante energie rinnovabili e fa affidamento su tecnologie di raffreddamento ad aria libera e per evaporazione senza richiedere alcun tipo di refrigerante. Inoltre, BTDC One ricorre all’impiego di materiali da costruzione a basse emissioni di carbonio di provenienza locale.

Un approccio olistico al raffreddamento

I centri di elaborazione dati che utilizzano aria fredda possono sprecare energia fornendo allo spazio informatico una quantità eccessiva di tale aria attraverso l’apparecchiatura di raffreddamento. Solitamente, il controllo dei sistemi raffreddati ad aria viene effettuato mediante la configurazione di un intervallo di temperatura per i corridoi freddi, una soluzione che comporta una costante risposta lenta da parte dei sistemi di raffreddamento agli sbalzi termici che si verificano nel centro dati a causa di cambiamenti di grande entità nel carico di lavoro informatico. Nel centro BTDC One, il raffreddamento funziona congiuntamente e si adatta in modo intelligente a un algoritmo che controlla i carichi di lavoro informatici, la velocità di rotazione della ventola del server e la temperatura al fine di massimizzare l’efficienza del sistema. Secondo quanto dichiarato dal team del progetto, BTDC One è il centro di elaborazione dati più efficiente esistente al mondo ed è caratterizzato da un impatto ambientale minimo. I parametri di riferimento relativi all’efficacia sostengono questa asserzione. L’efficacia di utilizzo dell’energia (PUE, power usage effectiveness) è la misura standard del settore (ISO) per descrivere l’efficacia con cui un centro dati utilizza l’energia in sovraccarico per un periodo di un anno. Quanto minore sarà questo valore, maggiore risulterà l’efficacia, in una scala in cui il livello più elevato in assoluto è 1,00. Il BTDC One ha raggiunto un PUE inferiore a 1,02, mentre per i centri di elaborazione dati nell’UE questo parametro è in media superiore a 1,5.

L’importanza dell’ubicazione

Adottando principi ingegneristici altamente innovativi, i partner del progetto hanno costruito un centro dati sostenibile, ultra-efficiente e a costi estremamente ridotti a Boden, in Svezia, in prossimità del circolo polare artico. Tale ubicazione si è rivelata una mossa strategica da parte del team. Nel corso degli ultimi anni, i paesi nordici sono diventati il mercato di elezione su cui immettere i propri centri di elaborazione dati, essendo tali regioni considerate tra i luoghi migliori al mondo nei quali installare risorse di tal tipo. L’interesse per tali zone non sorprende in quanto gli operatori di questi centri sono sempre più spesso alla ricerca di climi freddi per ridurre la loro dipendenza dall’elettricità necessaria ai fini di raffreddare le apparecchiature. L’abbondanza di energie rinnovabili in queste aree è un altro elemento che rende posti come Boden più adatti per questo tipo di strutture, nonché molto attraenti per gli investimenti. «La soluzione BTDC One offre un modello di sviluppo per creare un centro di elaborazione dati sostenibile che risulti efficiente nell’uso delle risorse e in termini di consumo energetico per tutto il proprio ciclo di vita. Un centro di questo genere è inoltre più economico da costruire e da gestire», dichiara Minde, che conclude: «In definitiva, l’obiettivo è quello di replicare la progettazione in tutta Europa, anche in paesi caratterizzati da condizioni climatiche meno favorevoli, combinando questo modello con il riutilizzo del calore residuo nelle zone più remote.»

Parole chiave

BodenTypeDC, centro di elaborazione dati, energia, raffreddamento, BTDC One, PUE, energia rinnovabile, efficacia di utilizzo dell’energia

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