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Contenuto archiviato il 2024-04-19

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Lo sviluppo dei nanomateriali avanza grazie alla libreria online

Un progetto finanziato dall’UE sta rendendo più facile la vita degli sviluppatori di nanotecnologie, con la realizzazione di una libreria delle caratteristiche chimiche e fisiche complete di 69 nanomateriali, disponibile gratuitamente attraverso una piattaforma di cloud.

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I nanomateriali si sono fatti strada nella nostra vita e stanno contribuendo a migliorare, e persino a rivoluzionare, molti settori: nel settore cosmetico, le nanoparticelle minerali aiutano a realizzare creme solari che forniscono una migliore protezione dai raggi nocivi del sole. Nello sport, i nanotubi di carbonio permettono la produzione di mazze da baseball più leggere e resistenti mentre in ambito sanitario, uno dei vantaggi dei nanomateriali è rappresentato da una maggiore efficacia della distribuzione di farmaci in zone del corpo interessate. Questi esempi rappresentano solo la punta dell’iceberg. I nanomateriali trovano impiego anche nei settori dell’elettronica, dell’energia, dell’edilizia, delle automobili e della difesa, solo per nominarne alcuni. Ma cosa sappiamo dei loro possibili effetti avversi? Anche se i modi in cui traiamo beneficio dai nanomateriali sono molteplici, alcune preoccupazioni sono destate dalla scarsità di informazioni disponibili relative alle possibili ripercussioni sulle persone e sull’ambiente dell’esposizione a tali materiali. Per risolvere questo problema, il progetto NanoSolveIT, finanziato dall’UE, sta introducendo un nuovo approccio integrato di verifica e valutazione dei nanomateriali che sarà usato per individuarne le caratteristiche critiche, responsabili dei loro effetti avversi sulla salute umana e sull’ambiente, o per definire le loro funzionalità in applicazioni ad alta tecnologia. Inoltre, tale approccio sarà adottato come sistema di supporto decisionale e fornito attraverso un software open source autonomo e una piattaforma cloud. Il dott. Antreas Afantitis, amministratore delegato dell’azienda cipriota di progettazione farmaceutica in silico NovaMechanics Ltd, coordinatrice del progetto NanoSolveIT, parla dei risultati raggiunti finora dal progetto: «Negli ultimi due anni il progetto ha già prodotto alcuni notevoli risultati con oltre 30 pubblicazioni, il che ne fa uno dei progetti più attivi nell’ambito dei nanomateriali», ha osservato in un comunicato stampa pubblicato nel sito web «EIN Presswire». Uno di questi risultati è una libreria online disponibile gratuitamente che contiene le caratteristiche fisiche e chimiche complete di 69 nanomateriali, oltre ai descrittori molecolari calcolati che aumentano il valore delle informazioni disponibili.

Dati affidabili per la caratterizzazione dei nanomateriali

Con oltre 70 descrittori per nanomateriale, il ricco set di dati è stato usato per sviluppare un flusso di lavoro in silico per prevedere il potenziale zeta, o la carica superficiale effettiva, dei nanomateriali. Questa previsione si è basata su descrittori utilizzabili nell’ambito di un approccio sicuro sin dalla progettazione che prevede la prevenzione dei rischi per la salute e l’ambiente nella fase più precoce possibile di sviluppo dei nanomateriali. «Uno dei limiti all’applicazione diffusa degli approcci in silico è la mancanza di ingenti quantità di dati di alta qualità, o di dati con metadati idonei, tali da permettere l’interoperabilità dei set di dati e la loro combinazione per la creazione di set di dati più ampi», osserva nello stesso comunicato stampa la docente Iseult Lynch dell’Università di Birmingham, istituzione partner del progetto NanoSolveIT. Il progetto contribuisce a colmare tale lacuna rendendo disponibile gratuitamente a ricercatori e parti interessate la libreria di descrittori calcolati e sperimentali, oltre ai particolari su come sono stati calcolati (presentati in un modello in formato MODA). Il metodo predittivo «read-across» del potenziale zeta è disponibile come servizio web attraverso la piattaforma di cloud di NanoSolveIT e tramite il progetto NanoCommons, finanziato dall’UE. Si tratta di un passaggio fondamentale nel percorso del progetto NanoSolveIT (Innovative Nanoinformatics models and tools: towards a Solid, verified and Integrated Approach to Predictive (eco)Toxicology (NanoSolveIT)) verso la creazione di modelli nanoinformatici accessibili, intuitivi e affidabili, in grado di rimuovere gli ostacoli dei processi normativi e industriali legati alla nanosicurezza. Per ulteriori informazioni, consultare: sito web del progetto NanoSolveIT

Parole chiave

NanoSolveIT, nanomateriale, potenziale zeta, nanoinformatica, descrittore molecolare, piattaforma di cloud

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