Un approccio collaborativo promuove insediamenti a energia zero
L’UE, insieme a molti altri paesi, ha introdotto normative di consumo energetico nullo (NZE, net zero energy) per i nuovi edifici onde ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Gli edifici a energia quasi zero possono raggiungere un bilancio energetico annuo prossimo allo zero se non positivo, grazie ad una combinazione di strategie di risparmio energetico integrate nell’edificio e a sistemi di generazione di energia rinnovabile. Tuttavia, nonostante tutti gli incentivi e i benefici associati all’implementazione di edifici NZE, grossi ostacoli stanno ancora limitando la loro diffusione in tutto il mondo. Uno fra i più critici è rappresentato dagli elevati costi di investimento, specialmente nella fase iniziale di costruzione. Inoltre, molti progetti, in particolare i più piccoli, possono riscontrare difficoltà nell’implementazione di uno standard NZE, a causa della complessità tecnologica e della mancanza di conoscenza ed esperienza. Il progetto ZERO-PLUS ha risposto a queste sfide, creando una tabella di marcia per progettazioni e costruzioni di nuovi edifici ed insediamenti NZE efficienti dal punto di vista dei costi. «ZERO-PLUS ha cercato di sviluppare un approccio sostenibile per la creazione di comunità NZE. Obiettivi specifici prevedevano la riduzione dei costi iniziali di costruzione di almeno il 16 % rispetto agli edifici standard NZE, con una parallela riduzione significativa dei costi di ciclo di vita», dichiara la coordinatrice del progetto, Margarita Assimakopoulos.
Applicazione di tecnologie energetiche rinnovabili
Un consorzio di 32 partner provenienti da otto paesi ha strutturato quattro comunità a Cipro, in Francia, in Italia e nel Regno Unito, coprendo regioni geoclimatiche, prassi edilizie e contesti culturali diversificati. I partner del progetto hanno sviluppato metodologie e strumenti annessi per fornire una soluzione ampia allo scopo di superare gli ostacoli ad una riuscita costruzione di nuovi insediamenti NZE residenziali. Il consumo energetico a livello di insediamento si raggiunge usando energia rinnovabile generata sul posto. Sono stati quindi sviluppati, testati e implementati sistemi energetici e tecnologie rinnovabili negli insediamenti del caso di studio, in base alle condizioni climatiche locali. «L’approccio ZERO-PLUS ha raccolto fornitori di energia, esperti in materia di efficienza energetica e di energia rinnovabile e sviluppatori che hanno collaborato sin dall’ideazione del progetto per ottimizzare la progettazione degli insediamenti NZE», spiega Assimakopoulos. Le innovative tecnologie includevano un sistema solare di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria, un sistema combinato di calore ed energia, un sistema di stoccaggio di energia e inverter, un sistema multifunzione per integrare sistemi di generazione di energia rinnovabile sui tetti e la relativa industrializzazione. Ulteriori tecnologie prevedevano pannelli isolanti, batterie e un sistema di gestione dell’energia dell’edificio. In più, la transizione e il passaggio su più ampia scala dall’edificio alla comunità può aiutare a superare l’ostacolo dei costi grazie a economie di scala dal momento che le risorse energetiche e i costi tecnologici sono condivisi tra tutti i residenti.
Benefici ambientali
Spostare l’attenzione da un singolo edificio a un intero insediamento permette di sfruttare ulteriori benefici, come il miglioramento delle condizioni microclimatiche esterne sia per le aree al di fuori della comunità che per i singoli edifici. Questi benefici derivano dalla mitigazione degli effetti indotti del fenomeno dell’isola urbana di calore e di altri fenomeni legati ai cambiamenti climatici e dalla riduzione della domanda energetica degli edifici e delle relative emissioni di CO2. ZERO-PLUS aiuterà a sviluppare un mercato per insediamenti NZE nell’UE conformi ai requisiti della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, raggiungendo pertanto i livelli di prestazione a «energia quasi zero». In sintesi, dichiara Assimakopoulos: «Le tecnologie innovative sviluppate ridurranno l’ostacolo dei costi di immissione sul mercato di tali edifici, essendo più accessibili rispetto allo stato dell’arte attuale. Le soluzioni create e dimostrate permetteranno un’accelerazione significativa della velocità con cui tali progetti sono accolti dal mercato.»
Parole chiave
ZERO-PLUS, energia rinnovabile, edificio NZE, insediamento NZE, energia zero, direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, isola urbana di calore