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Contenuto archiviato il 2024-05-22

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una nuova ricerca potrebbe cambiare il modo in cui concepiamo l’Universo

Grazie ad alcuni esperimenti, si potrebbe avere scoperto una nuova forza della natura, che può contribuire a risolvere alcuni misteri dell’Universo.

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Esistono dei difetti di fondo nel modo in cui pensiamo che l’Universo funzioni? Le regole della fisica favoriscono la nostra comprensione dell’Universo e le modalità con cui possiamo manipolarlo e reagire ad esso. Tutte le forze che osserviamo nell’Universo possono essere classificate in quattro categorie fondamentali: gravità, elettromagnetismo, la forza debole e quella forte. Due diversi esperimenti sulla fisica delle particelle condotti in Europa e negli Stati Uniti possono avere scoperto una quinta forza. Tale potenziale scoperta potrebbe cambiare le leggi della fisica.

Riscrivere le norme della fisica

«Nuove particelle e nuove regole della fisica potrebbero trovarsi appena oltre la nostra ricerca», ha raccontato Alexey Petrov, fisico delle particelle dell’Università Wayne State negli Stati Uniti, ad «Associated Press». «È affascinante». Bhupal Dev, fisico teorico dell’Università di Washington, ha aggiunto: «È una scoperta straordinaria. Potrebbe essere il segno tanto atteso di una nuova fisica che tutti speravamo». Il team di ricerca internazionale ha scoperto che tale forza influisce sulle particelle subatomiche denominate muoni. Queste particelle fondamentali, che non possono essere scomposte in componenti più piccole, disobbediscono alle leggi attuali della fisica conosciute come il Modello Standard. Oscillando a una velocità specifica, i muoni non si comportano come dovrebbero: si muovono più rapidamente di quanto previsto. I ricercatori ritengono che la causa sia una nuova forza che potrebbe essere collegata a una particella subatomica sconosciuta. Oltre a questo, allo stato attuale non si conosce cosa faccia tale nuova forza. Se la scoperta venisse confermata, potrebbero esserci dei cambiamenti in vista per il Modello Standard di cinquant’anni. Attualmente, c’è una possibilità su 40 000 che il risultato sia una coincidenza statistica. Per rivendicare una scoperta, bisogna ridurre questa possibilità a una su 3,5 milioni. Questo la renderebbe la più grande rivelazione nell’ambito delle particelle subatomiche in quasi dieci anni.

Un altro tassello nella comprensione del mondo che ci circonda

La comunità scientifica è sbalordita alla prospettiva. Mark Lancaster, professore e ricercatore presso l’Università di Manchester che ha condotto l’esperimento nel Regno Unito, ha raccontato alla «BBC»: «Abbiamo scoperto che l’interazione dei muoni non segue il Modello Standard. Ovviamente, è molto emozionante poiché potrebbe indicare un futuro con nuove leggi della fisica, nuove particelle e una nuova forza che non abbiamo visto fino ad oggi». «Il mio sesto senso si sta attivando e mi sta dicendo che è tutto vero», ha osservato Ben Allanach, professore dell’Università di Cambridge, che non ha partecipato agli esperimenti. «Durante tutta la carriera ho cercato forze e particelle al di là di ciò che già conosciamo, ed eccoci qui. Questo è il momento che stavo aspettando e non riesco a dormire per la troppa emozione». Anche Maggie Aderin-Pocock, divulgatrice scientifica e scienziata spaziale britannica pluripremiata, ha affermato entusiasta: «È abbastanza sconvolgente e potrebbe ribaltare completamente la fisica. Ci sono determinati misteri che rimangono irrisolti e ciò potrebbe fornirci la soluzione per svelarli».

Parole chiave

muone, particella, particella subatomica, fisica, fisica delle particelle, forza, Universo, Modello Standard

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