Lotta per proteggere l’agricoltura europea da parassiti devastanti
Si ritiene che il patogeno delle piante Xylella fastidiosa, che oggi si trova in tutto il mondo, si sia sviluppato in America centrale. Il batterio viene trasmesso dagli insetti mentre si nutrono della linfa vegetale e, gradualmente, colonizza i tessuti xilematici. Tali tessuti si ostruiscono, privando le piante dell’acqua essenziale e facendole morire di sete dall’interno. Il patogeno è comparso in Europa per la prima volta nel 2013 in Puglia, dove il clima locale ha favorito la diffusione della malattia, provocando la distruzione di milioni di oliveti, alcuni centenari. Fin dal suo rilevamento in tale regione, sono stati individuati diversi ceppi batterici nell’Italia settentrionale, in Francia, in Portogallo e in Spagna. Gli olivi e i mandorli sono tra le colture dell’UE maggiormente esposte a gravi minacce. Il progetto XF-ACTORS ha stabilito un programma di ricerca multidisciplinare per migliorare la prevenzione, il rilevamento precoce e il controllo del patogeno. «XF-ACTORS è il primo progetto di ricerca internazionale in Europa interamente dedicato allo sviluppo di un programma di ricerca multidisciplinare per combattere lo Xylella fastidiosa, uno dei batteri delle piante più pericolosi al mondo. Il programma comprende 29 partner di 14 paesi, tra cui quattro centri di ricerca non europei provenienti da Stati Uniti, Brasile, Costa Rica e Taiwan», afferma Maria Saponari, la coordinatrice del progetto. XF-ACTORS completa l’attività del progetto POnTE, che ha lavorato per ridurre al minimo il rischio di introduzione e di impatto dei parassiti emergenti che minacciano l’agricoltura e la silvicoltura dell’UE.
Conosci il tuo nemico
Grazie all’ampio uso del sequenziamento genomico, ora i ricercatori possono chiarire l’origine di questo batterio in Europa, scoprendo che il patogeno ha una storia più lunga in questo continente di quanto si pensasse. «Ora sappiamo che i ceppi mostrano una diversità riguardo all’aggressività e ai possibili ospiti e pertanto le misure per controllare l’impatto delle infezioni dovrebbero essere personalizzate in base agli scenari specifici relativi alle diverse epidemie dell’UE in Italia, Francia, Portogallo e Spagna», dichiara Saponari. Inoltre, sono stati compiuti progressi nel decifrare i meccanismi e i componenti relativi al sistema immunitario degli ospiti che rispondono all’infezione da Xylella fastidiosa, aprendo nuovi percorsi per programmi futuri di miglioramento genetico e approcci di gestione sostenibile a lungo termine. I partner del progetto hanno anche sviluppato l’insieme di dati più ampio inerente ai sequenziamenti genomici, offrendo uno strumento unico per rispondere agli interrogativi biologici ed epidemiologici sulla base di analisi sui rapporti filogenetici e sulle strutture di popolazione. Alcuni studi in laboratorio e in condizioni reali hanno svelato quali specie di piante sono il nutrimento prediletto degli insetti vettori dell’UE, i comportamenti alimentari di tali insetti e durante quale fase del loro ciclo di vita diventano vettori efficaci del batterio. Una conoscenza più ampia circa gli insetti vettori implica interventi più mirati per ridurre la loro popolazione e la loro capacità di trasmettere lo Xylella fastidiosa. Inoltre, i ricercatori hanno elaborato alcune mappe del rischio per prevedere la diffusione del patogeno, consentendo l’individuazione dei siti più vulnerabili e le priorità del monitoraggio. «I dati biologici sono stati utilizzati per mettere a punto i parametri dei modelli epidemiologici al fine di garantire che questi rappresentino quanto più possibile gli scenari patologici reali», osserva Saponari.
La conoscenza è potere
Trovare una soluzione definitiva per il trattamento contro lo Xylella fastidiosa è un obiettivo ambizioso e a lungo termine. Grazie a XF-ACTORS, ora conosciamo diversi aspetti dell’epidemia in Europa. Le conoscenze generate dalla ricerca nell’ambito di tale progetto aiuteranno i coltivatori a gestire il parassita e a evitare ulteriori perdite economiche nelle colture. «Tra queste conoscenze figurano strumenti volti a ridurre l’impatto della malattia, ad esempio diminuendo le popolazioni del vettore o migliorando la resilienza delle piante nei confronti dell’infezione. Il progetto valorizzerà inoltre la capacità e le competenze delle autorità nell’ambito della salute vegetale per rafforzare il regime fitosanitario dell’UE e per migliorare le azioni preventive tra cui la legislazione, le procedure tecniche, gli strumenti per il controllo delle malattie e così via», evidenzia Saponari.
Parole chiave
XF-ACTORS, patogeno, piante, olivo, batterio, insetto, vettore, fitosanitario, Xylella fastidiosa, CoDiRO, sequenziamento genomico