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Contenuto archiviato il 2023-04-17

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I dati locali sul traffico e il modo in cui attribuiscono più potere ai cittadini

Il team di un progetto finanziato dall’UE sta aiutando i cittadini scienziati a raccogliere i dati sul traffico di quartiere. La speranza del team è che i dati possano aiutare le comunità locali a promuovere cambiamenti politici a livello locale, generando soluzioni efficaci per la gestione del traffico.

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Le città odierne affrontano vari tipi di difficoltà nell’ambito del trasporto che non possono essere risolte con un approccio indifferenziato. Affrontare le sfide posta dalla mobilità urbana richiede non solo infrastrutture e tecnologie migliori, ma anche un cambiamento nei comportamenti della società. Tale cambiamento potrebbe avvenire attraverso una maggiore partecipazione dei cittadini alle politiche sui trasporti, obiettivo che il progetto WeCount, finanziato dall’UE, si propone di realizzare mettendo i cittadini in condizione di guidare la produzione dei dati sul traffico nel loro quartiere. Con quest’obiettivo in mente, i ricercatori di WeCount stanno dotando i cittadini di Cardiff (Regno Unito) di 150 sensori, nell’ambito di un’indagine per registrare il traffico sulle strade della città. L’indagine si snoderà in tutta la città e nell’intera regione, con i cittadini del posto in veste di partecipanti. Cardiff è una città in crescita con varie difficoltà nei trasporti affrontate dagli abitanti e dai 90 000 pendolari che raggiungono la città ogni giorno, per la maggior parte in automobile.

I sensori del traffico e il modo in cui raccolgono i dati

Il sistema di misurazione del traffico stradale utilizzato per l’indagine di WeCount si chiama Telraam. I sensori di Telraam vengono installati a una finestra ben affacciata sulle strade adiacenti l’abitazione di ogni partecipante all’indagine e forniranno dati in tempo reale su numero, tipo e velocità dei veicoli che percorrono quella specifica strada. I dispositivi installati abbinano un microcomputer Raspberry Pi, dei sensori e una fotocamera a bassa risoluzione. Le dimensioni ridotte e i costi contenuti del Raspberry Pi lo rendono ideale per progetti scientifici di questo tipo. I dati di misurazione del traffico vengono caricati direttamente dal dispositivo di Telraam in una banca dati a libero accesso, usando il wifi locale. Le conoscenze prodotte da questi dati saranno utilizzate per agevolare un dibattito guidato dai cittadini sui trasporti locali e sull’inquinamento atmosferico che potrebbe dare vita a soluzioni sostenibili per il traffico. «Ovunque si vada, si avrà una storia diversa», ha commentato il prof. Enda Hayes dell’Università dell’Inghilterra occidentale, con sede a Bristol, in un articolo pubblicato sul sito web «WalesOnline». «Alcune persone sono preoccupate dagli eccessi di velocità, dalla congestione del traffico, dall’inquinamento atmosferico o acustico. Qualcun altro potrebbe voler realizzare un quartiere a basso traffico, ma serviranno i dati per arricchire di informazioni qualsiasi dibattito: il nostro intento è fornire i dati per sostenere le specifiche argomentazioni».

Altre città pilota

Oltre a Cardiff, altre cinque città pilota sono coinvolte nel progetto WeCount: Lovanio, Madrid, Barcellona, Lubiana e Dublino. I dati sul traffico raccolti in ogni città saranno utilizzati per esaminare aspetti che ruotano intorno all’uso della bicicletta, alla gestione del traffico, all’inquinamento atmosferico e acustico. In totale, saranno installati da 200 a 250 sensori in ogni regione. Secondo lo stesso articolo, dopo che i sensori saranno entrati in funzione, WeCount (WeCount: Citizens Observing UrbaN Transport) inizierà ad addestrare i cittadini scienziati sul modo di analizzare i dati e comunicare le informazioni rilevanti per la loro area di appartenenza. Il progetto si protrarrà fino a novembre 2021. Per ulteriori informazioni consultare: sito web del progetto WeCount

Parole chiave

WeCount, traffico, dati, sensore, città, trasporto, cittadini scienziati

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