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Contenuto archiviato il 2023-04-17

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Un passo importante verso una costruzione navale sostenibile ed efficiente

I partner di un’iniziativa dell’UE hanno presentato una sezione a grandezza naturale recentemente assemblata dello scafo di una nave in materiali compositi,, per contribuire ad abbassare i costi energetici e di manutenzione.

Nel tentativo di ridurre le emissioni di gas serra prodotte dalla navigazione, armatori, operatori e costruttori sono alla ricerca di soluzioni per aumentarne la sostenibilità, incluso un peso più leggero delle navi per diminuire il consumo di carburante. Grazie ai vantaggi che offrono, quali il risparmio in termini di peso e la resistenza alla corrosione, l’uso di materiali compositi avanzati, tra cui plastiche o polimeri rinforzati con fibra di carbonio, sta guadagnando terreno nell’industria navale, in cui la maggior parte delle imbarcazioni è ancora realizzata in acciaio pesante. Il progetto RAMSSES, finanziato dall’UE, si prefigge di promuovere l’impiego di materiali innovativi per la commercializzazione futura nell’industria marittima. I partner del progetto hanno recentemente mostrato la sezione dello scafo in scala reale di una grande imbarcazione offshore realizzata in materiali compositi. In un comunicato stampa a cura di Damen Schelde Naval Shipbuilding (DSNS), partner del progetto RAMSSES, si afferma: «L’impiego di materiali compositi nella cantieristica navale offre numerosi vantaggi, primo fra tutti il contributo per raggiungere una maggiore efficienza e sostenibilità nel settore marittimo. Un’imbarcazione in materiali compositi, come quella a cui stanno lavorando i partner di RAMSSES, peserebbe fino al 40 % in meno rispetto a una in acciaio». Si aggiunge inoltre: «Il risultato che si ottiene è una notevole riduzione sia del consumo di carburante che delle emissioni». Nonostante questi vantaggi, a causa della mancanza di linee guida approvate, «le normative che riguardano la cantieristica in materiali compositi tengono conto unicamente delle navi fino a 500 tonnellate, ovvero di circa 25 metri di lunghezza», come osservato nello stesso comunicato stampa. «Il progetto RAMSSES si propone di affrontare questo problema migliorando la tecnologia dei materiali compositi e la capacità di progettazione, produzione e commercializzazione di imbarcazioni in materiali compositi fino a 85 metri di lunghezza nel pieno rispetto delle norme per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS) e di quelle relative alla classe, tramite la convalida del processo di produzione di grandi strutture in materiali compositi mediante miglioramenti economici e indicatori chiave di prestazione per la resistenza al fuoco, la resistenza agli urti e la solidità strutturale.» SOLAS, la Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare, è un trattato del settore marittimo che riguarda la sicurezza delle navi mercantili.

Sostenibilità e versatilità

Nello stesso comunicato stampa, Marcel Elenbaas di DSNS sottolinea l’impatto del progetto RAMSSES sul futuro del trasporto marittimo. «In questo momento, la sostenibilità è un obiettivo cardine del settore e la cantieristica navale non fa eccezione. L’uso di compositi per le navi più grandi ha notevoli conseguenze per l’intera progettazione della nave». Elenbaas aggiunge che queste imbarcazioni hanno bisogno di motori più piccoli, «il che equivale a uno spazio maggiore per sistemi aggiuntivi, rendendo la piattaforma più versatile. Inoltre, i compositi richiedono ovviamente minori interventi di manutenzione rispetto a un’imbarcazione in acciaio. Grazie al progetto RAMSSES, abbiamo l’opportunità di dimostrare l’efficacia e la fattibilità della costruzione di navi in materiali compositi su larga scala».

Casi dimostrativi

La soluzione presentata di recente, chiamata «Custom Made Hull for Offshore Vessel» (Scafo su misura per imbarcazioni offshore), è uno dei 13 casi dimostrativi sviluppati nell’ambito del progetto RAMSSES, che si occupa dell’intera catena di distribuzione del settore marittimo (componenti, attrezzature, integrazione in prodotti complessi, riparazione). Fra questi casi dimostrativi figurano sistemi modulari leggeri, l’applicazione di acciaio ad alte prestazioni nelle strutture dello scafo portante, l’integrazione di materiali compositi in varie strutture e soluzioni per la riparazione complessiva. Il progetto RAMSSES (Realisation and Demonstration of Advanced Material Solutions for Sustainable and Efficient Ships) si protrarrà fino a maggio 2021. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto RAMSSES

Parole chiave

RAMSSES, cantieristica navale, materiali compositi, marittimo, scafo

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