Un dispositivo indossabile per il bestiame riduce le emissioni di metano
Il metano (CH4) esalato dagli 1,6 miliardi di bovini nel mondo è uno dei maggiori fattori che contribuiscono al riscaldamento globale: una mucca genera fino a 500 litri di CH4 al giorno. Poiché il CH4 atmosferico intrappola 85 volte più calore del biossido di carbonio in un periodo di 20 anni, ciò rappresenta circa la metà di tutte le emissioni agricole e quasi il 10 % delle emissioni totali di gas serra, come stimato dalla metodologia del potenziale di riscaldamento globale. Il progetto ZELP, finanziato dall’UE, ha brevettato un dispositivo indossabile per i bovini per ridurre le emissioni del bestiame. Il dispositivo, montato sopra il muso dell’animale, cattura il metano espirato e utilizza uno speciale catalizzatore per trasformarlo in una combinazione di anidride carbonica e vapore acqueo. Dotato di sensori, raccoglie grandi quantità di dati sul bestiame per aiutare i produttori a migliorare il rendimento e la salute degli animali, riducendo al contempo i costi del lavoro.
Mitigazione, raccolta dei dati e benessere
Il dispositivo indossabile di ZELP dispone di sensori che raccolgono quotidianamente centinaia di migliaia di punti dati, utilizzando Bluetooth Low Energy per trasferirli in modalità wireless a recettori situati strategicamente all’interno dell’allevamento per il caricamento in tempo reale sul cloud. Dopo essere stati analizzati dal software proprietario di ZELP per ricercare indicatori chiave quali temperatura, schemi di alimentazione, riposo/attività e potenziale malattia, i dati vengono visualizzati per gli utenti su uno strumento di monitoraggio. I megadati aggregano i dati a livello di mandria, comprensivi di emissioni di metano, informazioni sulla salute e analisi comparative. Una volta distribuiti commercialmente, saranno attivatiallarmi in tempo reale affinché i produttori assistano gli animali singolarmente e mantengano allo stesso tempo la salute della mandria impedendo la diffusione di malattie e riducendo l’uso di antibiotici. Per verificare l’impatto della mitigazione dei cambiamenti climatici di ZELP, le concentrazioni di metano sono state misurate all’interno delle camere respiratorie di quattro diversi animali, due con indosso il prototipo e due come gruppo di controllo. I test preliminari mostrano una riduzione media delle emissioni di metano pari al 26,5 % negli animali che indossano il dispositivo; la riduzione massima ha raggiunto il 32 %. «Questo mette la nostra soluzione in condizioni di parità con quanto c’è di meglio là fuori, come l’uso di additivi per mangimi per ridurre il metano. Il nostro obiettivo per il prodotto finale è quello di raddoppiare questo potenziale di mitigazione», afferma Francisco Norris, co-fondatore e amministratore delegato di ZELP. Oltre a provare i sensori e i beta test delle capacità di raccolta dati di ZELP, il team ha condotto una serie di prove comportamentali per garantire il benessere degli animali. Gli animali sono stati dotati di dispositivi fittizi che replicano la forma, le dimensioni e il peso del dispositivo indossabile ZELP e sono stati quindi osservati da scienziati veterinari indipendenti per 14 giorni. Osservando le misurazioni delle variabili chiave, tra cui rendimento, modelli di ruminazione, assunzione di alimenti e periodi di riposo/attività, gli studi hanno dimostrato che il dispositivo non ha avuto alcun impatto negativo percepibile.
Maggiore impatto ambientale
Le emissioni di metano nel bestiame contribuiscono al riscaldamento globale in misura di gran lunga maggiore rispetto all’intera industria dei trasporti combinata. Ottenere una riduzione sarebbe un passo fondamentale verso il raggiungimento degli obiettivi di cambiamento climatico istituiti dall’Accordo di Parigi del 2015. «La nostra visione è diventare leader nella mitigazione del metano. Nel nostro secondo anno dopo il lancio, stimiamo che ZELP impedirà a oltre 108 000 tonnellate di CO2 equivalente di raggiungere l’atmosfera. Tra 5 e 10 anni, questo numero aumenterebbe rispettivamente a 2 e 18 milioni», afferma Norris. Il team condurrà prove pilota su larga scala nel 2021, prevedendo di lanciare nel 2022, con un dispositivo più piccolo ottimizzato per gli allevamenti. Per offrire un vantaggio di mercato, l’intenzione è anche quella di sviluppare una certificazione di riduzione delle emissioni che gli agricoltori possano mostrare sui propri prodotti.
Parole chiave
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