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Contenuto archiviato il 2024-06-18

ERA CHAIR FOR ISOTOPE TECHNIQUES IN FOOD QUALITY, SAFETY AND TRACEABILITY

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Cattedra SER identifica alimenti falsi e adulterati

Catene di distribuzione complesse possono rendere gli alimenti vulnerabili alle frodi, attraverso l’adulterazione o la contraffazione dei prodotti. Trovare il modo per garantire la sicurezza, la qualità e la tracciabilità degli alimenti è dunque di fondamentale importanza.

Gli scandali alimentari, la crescente globalizzazione e la complessità della filiera alimentare hanno creato l’esigenza di maggiore trasparenza nella produzione alimentare e nel rintracciare l’origine dei prodotti alimentari e dei loro ingredienti. Catene di distribuzione intricate aumentano inoltre il numero di punti critici dove può avvenire la contaminazione. Le frodi e gli incidenti legati alla sicurezza alimentare mettono a rischio la nostra salute e i ritiri e i richiami di prodotti alimentari, gli allarmi e i prodotti contraffatti comportano ogni anno un costo di decine di miliardi di euro per l’industria alimentare europea e, in ultima analisi, per i consumatori. Standard elevati di sicurezza alimentare, qualità (autenticità) e metodi più sicuri per garantire la tracciabilità rimangono pertanto una priorità sia per i consumatori, che per i produttori e i governi. Il progetto ISO-FOOD, finanziato dall’UE, ha affrontato queste sfide istituendo una cattedra dello Spazio europeo della ricerca (SER) per le tecniche isotopiche di qualità, sicurezza e tracciabilità degli alimenti presso l’Istituto Jožef Stefan (JSI) in Slovenia.

Uso di metodi analitici sofisticati

Le tecniche isotopiche svolgono un ruolo cruciale nell’analisi, in quanto consentono di produrre ampi set di dati dettagliati. Questo, a sua volta, ha portato allo sviluppo di sofisticati metodi chemiometrici per la valutazione dei dati che, combinati con i dati analitici, permettono di distinguere tra un prodotto autentico e uno falso. Il progetto ISO-FOOD si è occupato di tre «pilastri» tematici principali, il primo dei quali incentrato sull’autenticità degli alimenti. «Questo include lo sviluppo e l’applicazione di strumenti analitici e di infrastrutture per la verifica dell’origine geografica, dell’origine della produzione (biologica o convenzionale) e dell’origine delle specie dei prodotti alimentari», afferma la coordinatrice del progetto Milena Horvat. Gli scienziati hanno condotto analisi basate su impronte digitali degli elementi, marcatori molecolari, tecniche complementari e combinate a supporto della tracciabilità (zuccheri, composti fenolici, acidi grassi, profilazione molecolare). Hanno inoltre applicato una serie di strumenti analitici e metodi chemiometrici.

Contaminanti studiati

Il secondo pilastro riguardava la trasposizione delle caratteristiche di precipitazioni, acqua, suolo e litologia, nonché delle pratiche agricole, nelle impronte digitali dei prodotti alimentari locali. «Queste informazioni possono essere utilizzate per determinare l’autenticità e la provenienza di alimenti e mangimi. Abbiamo inoltre utilizzato queste firme per creare mappe isotopiche e multielemento, sviluppare sistemi di tracciabilità e fornire punti di riferimento per i sistemi di certificazione», spiega Horvat. L’ultimo pilastro della ricerca riguardava la sicurezza alimentare e lo sviluppo dei metodi e degli strumenti necessari per individuare, identificare e caratterizzare le sostanze chimiche potenzialmente pericolose negli alimenti provenienti da terreni, aria e acqua inquinati, nonché le sostanze introdotte, volontariamente o involontariamente, durante la trasformazione alimentare. Secondo Horvat: «Tra i contaminanti studiati figurano sostanze organiche derivate da prodotti agricoli, additivi alimentari e imballaggi, elementi essenziali, non essenziali e tossici e specie, nanoparticelle e radionuclidi relativi, sia naturali che artificiali». Il progetto ISO-FOOD ha permesso a JSI di apportare un contributo significativo al controllo della qualità e della sicurezza alimentare, affermandosi come leader nel campo delle tecniche isotopiche ed elementari nella lotta alle frodi alimentari. «La nuova infrastruttura ha permesso al JSI di diventare il leader nazionale nell’uso di analisi chimiche e isotopiche per determinare l’autenticità degli alimenti, così da essere ora alla pari con i principali gruppi di ricerca europei nel settore», conclude Horvat.

Parole chiave

ISO-FOOD, sicurezza alimentare, autenticità, isotopi, catena di distribuzione, contraffazione, Spazio europeo della ricerca (SER)

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