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Contenuto archiviato il 2023-04-13

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Farmaci innovativi per combattere la resistenza agli antimicrobici

Gli esperti del mondo accademico e privato hanno unito le forze nello sviluppo di nuovi farmaci per combattere determinati tipi di batteri.

La resistenza agli antimicrobici (AMR, antimicrobial resistance) è diventata un’emergenza sanitaria che influisce sempre più spesso sull’efficacia della prevenzione e del trattamento di varie infezioni causate da batteri, parassiti, virus e funghi. In base a una relazione del Gruppo di coordinamento inter-agenzie creato ad hoc dall’ONU per affrontare la resistenza agli antimicrobici, a livello globale si verificano ogni anno 700 000 decessi per malattie farmacoresistenti. In assenza di provvedimenti, è presumibile che entro il 2050 il numero dei decessi raggiungerà i 10 milioni l’anno. Una relazione della Rete europea di sorveglianza della resistenza antimicrobica indica livelli elevati di AMR in Europa «per varie combinazioni di specie batterica–gruppo antimicrobico». Particolarmente preoccupanti sono i batteri gram-negativi multifarmaco-resistenti, che sono tra le principali cause di gravi infezioni debilitanti e potenzialmente letali. Il progetto GNA NOW, finanziato dall’UE, affronta questo problema con lo sviluppo di nuovi antibiotici per trattare le infezioni da gram-negativi. Il consorzio coinvolto nel progetto GNA NOW condurrà contemporaneamente tre programmi «con l’obiettivo di portarne uno a completare gli studi di Fase 1 e uno a raggiungere la fase di Nuovo farmaco sperimentale (IND, Investigational New Drug) e/o di portare fino a due programmi alla fase di candidatura per lo sviluppo clinico entro il 2024», come riportato in un comunicato stampa pubblicato dal partner di progetto Evotec SE. Una minaccia crescente Nello stesso comunicato stampa, il dott. Cord Dohrmann, direttore scientifico di Evotec, afferma: «Le infezioni batteriche sono una minaccia crescente in tutto il mondo e sono alla base della necessità di terapie innovative con nuovi meccanismi d’azione. GNA NOW ci fornisce l’opportunità di unire le forze con le principali istituzioni del settore pubblico e privato in tutta Europa al fine di sviluppare nuovi agenti antibatterici da gram-negativi, nel modo più rapido ed efficiente possibile». La dott.ssa Kristina Orrling, direttrice del programma presso l’ente coordinatore del progetto, Lygature, afferma: «Unendo le forze possiamo evitare un futuro difficile, in cui una semplice infezione urinaria può risultare fatale. Insieme, rafforzeremo l’arsenale antibatterico». I batteri gram-negativi e gram-positivi sono classificati in base alla colorazione assunta dopo il processo chimico chiamato test della colorazione di Gram. Il test è stato sviluppato nel 1800 da Hans Christian Gram per classificare diversi tipi di batteri grazie all’uso di un colorante e all’osservazione dei risultati al microscopio sulla parete cellulare protettiva dei batteri. I batteri gram–positivi conservano una colorazione viola mentre i gram–negativi appaiono di colore rosato o rosso. Tra gli esempi di batteri gram–negativi che hanno dimostrato farmacoresistenza vi sono Escherichia coli, che causa la maggior parte delle infezioni del tratto urinario, e Pseudomonas aeruginosa, che può portare a batteriemia e polmonite nei pazienti ricoverati in ospedale. Lanciato nel luglio 2019, il progetto GNA NOW (Novel Gram–Negative Antibiotic NOW), della durata di 6 anni, fa parte del Programma di Accelerazione sulla AMR dell’IMI. Con IMI s’intende l’Iniziativa in materia di medicinali innovativi, un partenariato tra l’UE e l’industria farmaceutica europea. GNA NOW ha ricevuto dei finanziamenti da parte dell’Impresa comune IMI 2. I partner del progetto si concentreranno su diversi farmaci candidati con una modalità di azione innovativa, la cui sicurezza ed efficacia saranno garantite da test. Per ulteriori informazioni, consultare: progetto GNA NOW

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